Fotovoltaico: Brescia leader, ma sale la tensione col mondo agricolo

Entro il 2030 la regione Lombardia dovrà incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili di 8,7 Giga-wattora. A chiedercelo è l’Italia che per i prossimi cinque anni ha stabilito obiettivi ambiziosi contenuti nella proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il Clima (Pniec), che ha fissato l’obiettivo di coprire il 40% dei consumi energetici totali con fonti rinnovabili. Questo include il 65% nel settore elettrico e il 37% nel settore termico. Per raggiungere questi traguardi, si prevede l’installazione di almeno 70 GW di nuova capacità rinnovabile entro il 2030 appunto, di cui almeno 40 GW da fotovoltaico e oltre 12 GW da eolico.

Il fotovoltaico

Attualmente, la Lombardia contribuisce al 15% della produzione nazionale di elettricità rinnovabile ed è la regione italiana con la maggiore produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Ma in un territorio dove non tira vento (ergo non è possibile istallare impianti eolici) e dove la produzione di energia idroelettrica è praticamente satura, l’unico modo per riuscire ad aumentare di quasi nove gigawattora l’energia elettrica ecosostenibile è il fotovoltaico. Il Pirellone, in linea con gli obiettivi nazionali, ha adottato il Programma regionale energia ambiente e clima (Preac) che mira a ridurre i consumi energetici del 35% e a incrementare significativamente la produzione da fonti rinnovabili, con particolare attenzione all’energia solare.

Al 2023 la produzione da fotovoltaico in Lombardia è stata pari a 3.511 GWh, l’11,4% della produzione nazionale di energia elettrica da questo tipo di impianti. La provincia più performante in regione è senz’altro Brescia che contribuisce alla produzione di energia da fotovoltaico per il 21%, seguita da Milano, 15% e Bergamo 14%. Decisamente più distaccate tutte le altre province: Cremona e Mantova 9%, Pavia e Varese 7%, Lodi e Monza e Brianza 5%, Como 4%, Sondrio e Lecco 2%.

Già installati

L’impianto fotovoltaico realizzato in località Valgrande di Comero, a Casto - © www.giornaledibrescia.it

Nella nostra provincia la maggior parte degli impianti fotovoltaici è installata su terreni agricoli. Attualmente nel Bresciano è «coltivato» a fotovoltaico oltre un milione di metri quadrati di terreno. Il Broletto ha infatti autorizzato finora 54 impianti per una potenza totale che ammonta a 83.761,47 chilowattora, che corrispondono ad un’estensione di circa 111 ettari di terreno agricolo pregiato. Di questi impianti, però, solo 48 sono in esercizio, producono cioè energia elettrica dal sole per una potenza di circa 63mila kW, mentre gli altri sono in fase di realizzazione o in stand by.

I Comuni contrari

Contro le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia si sono, infatti, pronunciati alcuni Comuni: Verolanuova, dove il Broletto ha autorizzato l’istallazione di due impianti, uno da 9.680 kW (circa 12 ettari di estensione) e uno da 6.148 kW; Castelmella, autorizzato un impianto da 9.035 kW e Pozzolengo, per un impianto da 4015,76 kW. L’idea generale è che non si possa continuare a «consumare» suolo agricolo in questo modo. «La possibilità di produrre energia pulita e rinnovabile - spiega Giorgio Maione, assessore all’Ambiente della Regione - deve andare di pari passo con la tutela della produttività agricola del territorio. Agricoltura e ambiente sono sinonimi e abbiamo la necessità di produrre energia pulita tutelando la vocazione agricola della nostra regione e delle imprese del settore primario».

Nuovi permessi

Intanto, però, in Provincia di Brescia continuano ad arrivare richieste per nuovi impianti fotovoltaici da istallare su terreni agricoli. Attualmente sono cinque le procedure avviate per rilasciare nuove autorizzazioni: due nel comune di Montichiari, per un totale di quasi 17mila kW; uno a Calvisano (impianto da 16mila kW); a Pralboino (14.500 kW); l’ultimo a Bedizzole, 23.180 kW, corrispondenti a circa 25 ettari di terreno. Oltre 70mila kW di potenza i cui impianti, se realizzati, occuperanno circa 900mila metri quadrati di terreno agricolo.