Pozzolengo, il Comune fa ricorso al Tar contro il campo fotovoltaico

Contro il campo fotovoltaico il Comune di Pozzolengo ricorre al Tar: «Occorre difendere i nostri valori e gli interessi fondamentali della nostra comunità». L’Amministrazione ha scelto di contestare l’autorizzazione concessa dalla Provincia. Il progetto prevede la realizzazione di un parco fotovoltaico su 64mila metri quadrati di terreno agricolo in località Cerini, su proposta di una società milanese. La decisione del Comune di opporsi «non nasce da una contrarietà verso le energie rinnovabili – spiega in una nota l’Amministrazione –, ma dalla necessità di proteggere le peculiarità della comunità locale».
E dunque, le specifiche: «Confermiamo il nostro impegno per un futuro energetico sostenibile e consideriamo essenziale la produzione di energia pulita, purché apporti un reale beneficio al territorio. A tal fine, stiamo promuovendo la creazione di una Comunità energetica rinnovabile (Cer), sfruttando bandi pubblici e collaborazioni con società energetiche per individuare aree alternative idonee per l’installazione dei pannelli».
Difesa del suolo
Il punto è la difesa del suolo agricolo, che per Pozzolengo, comunità con una forte vocazione agricola, resta centrale. Sul fronte dell’agrivoltaico, il Comune si dichiara «aperto a progetti che rispettino l’integrità del territorio, integrando produzione di energia e agricoltura. Tuttavia, sono irrinunciabili alcune condizioni: il rispetto dei diritti della comunità, la salvaguardia dell’attrattività turistica e dell’ecosistema, del paesaggio storico». Paesaggio che, nonostante in quell’area non sia soggetto a vincoli di natura paesaggistica o culturale, è quello dove si sono combattute le battaglie risorgimentali.
Il «no» del paese
Il Comune aveva già espresso la propria contrarietà all’iniziativa attraverso una mozione presentata qualche mese fa in Consiglio comunale dalla maggioranza e approvata all’unanimità. Un atto in piena linea con le oltre 500 firme raccolte dai cittadini contro l’impianto.
Il sindaco Alex Franzoni aveva incaricato alcuni studi legali di valutare i margini di un eventuale ricorso, consegnando loro tutta la documentazione del caso. I margini sono stati valutati e il ricorso al Tar è arrivato.
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