Vandalizzata la formella commemorativa dedicata a Sergio Ramelli
Nuovo atto vandalico contro la formella commemorativa dedicata a Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 durante gli anni di piombo. Nelle scorse ore, sulla lapide posta in sua memoria a Brescia, è apparsa la scritta «L’unico fascista buono è il fascista appeso. Ramelli -1», firmata con la «A» cerchiata, simbolo anarchico.
La sindaca
«Ho già dato indicazione che la scritta venga rimossa nella giornata di domani», annuncia la sindaca Laura Castelletti. «Indipendentemente dalle opinioni politiche o dal giudizio storico, la violenza e l’odio non devono mai diventare strumenti di espressione. Ramelli è stato vittima di una stagione drammatica, gli anni di piombo, che hanno segnato indelebilmente il nostro Paese e la nostra città.
Brescia conosce molto bene il dolore generato dal terrorismo e dalle contrapposizioni ideologiche violente. Non possiamo permettere che quegli errori si ripetano e proprio per questo abbiamo voluto il percorso della Memoria, un luogo di riflessione e di monito per non dimenticare.
La città deve rimanere uno spazio di confronto democratico e civile e lavoriamo ogni giorno affinché questo avvenga».
Le reazioni
Fratelli d’Italia Brescia ha espresso «la più ferma condanna per un gesto vile e increscioso che non offende solo la memoria di Ramelli, ma l’intera comunità civile bresciana». Il partito chiede alle autorità di fare piena luce sull’accaduto e individuare i responsabili.
«Non si tratta di un semplice atto vandalico, ma di un messaggio politico che ripropone logiche di odio che avremmo voluto superare da tempo», ha dichiarato Diego Zarneri, coordinatore provinciale di FdI.
Sulla vicenda è intervenuto anche il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Loggia: «La storia di Ramelli va studiata e tramandata per superare l’odio ideologico. Ora ci aspettiamo una condanna unanime anche dalla Giunta e dalle associazioni che si erano opposte all’intitolazione di un luogo pubblico alla sua memoria». Per l’eurodeputato Paolo Inselvini «il ricordo di Ramelli deve essere tenuto vivo costantemente, affinché non si ricada nell'odio ideologico che ha lasciato ferite profondissime nella storia della nostra Nazione».
«Si tratta di un gesto grave, rispetto al quale vogliamo sperare si individueranno e puniranno con fermezza i responsabili. Non vogliamo pensare che possa trattarsi di una “ritorsione” per la recente approvazione della mozione che porterà a breve all’inititolazione di uno spazio alla memoria di Ramelli da parte della Provincia di Brescia. Il ricordo di Sergio è forte e vivo, non basterà il gesto di qualche provocatore per cancellarne la storia, nel 50° anniversario della sua morte» dichiarano Daniele Mannatrizio, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Provinciale, e il consigliere di FdI Diego Invernici.
I precedenti
Non è la prima volta che la formella viene oltraggiata: in passato episodi simili avevano già colpito il luogo di commemorazione. Una vicenda che si registra a poche settimane dalle polemiche per la decisione della Provincia di intitolare a Ramelli una struttura di proprietà dell’ente.
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