Il formaggio torna protagonista con «Franciacorta in bianco»

In un mondo dove l’omologazione alimentare avanza a grandi passi, le rassegne dedicate ai formaggi rappresentano un baluardo prezioso a tutela della biodiversità, della cultura gastronomica e dell’identità territoriale.
La rassegna
Una rassegna che racconta i formaggi non è soltanto un evento gastronomico: è un viaggio tra storie, sapori e saperi che meritano di essere conosciuti, compresi e tramandati. Sta per tornare Franciacorta in Bianco, evento organizzato dal comune di Castegnato e dalla sua società in house Castegnato Servizi s.r.l., che porterà in piazza Dante a Castegnato nei giorni 10, 11 e 12 ottobre i produttori provenienti dalla provincia di Brescia e dalle varie regioni italiane facendo così conoscere i migliori prodotti caseari, oltre ad una serie di eventi, show cooking e convegni che metteranno al centro il formaggio. Dietro ogni forma di formaggio c’è infatti una narrazione fatta di pascoli, allevatori, stagionatori e tecniche antiche.
Raccontare i formaggi
Raccontare i formaggi significa dare voce a chi li produce, ai territori che li generano e alle tradizioni che li rendono unici. In questi anni «Franciacorta in Bianco» è cresciuta divenendo oggi la «biblioteca del gusto», dove ogni assaggio è accompagnato da parole che spiegano origini, metodi e significati. «Oltre alla tradizione – ha affermato la sindaca di Castegnato Patrizia Turelli – la nostra rassegna rappresenta anche un momento di confronto e innovazione. Caseifici emergenti, giovani casari e startup del settore trovano in questi eventi una vetrina per presentare nuovi prodotti, incontrare colleghi e raccogliere stimoli. Il dialogo tra antichi mestieri e nuove tecnologie può aprire la strada a produzioni più sostenibili e a forme di comunicazione più efficaci».
Non solo degustazione
A farle eco è Flavio Bonardi, presidente di Castegnato Servizi, che afferma: «La nostra rassegna aiuta il pubblico ad andare oltre la semplice degustazione, promuovendo un consumo più consapevole». I visitatori imparano a riconoscere le differenze tra un latte crudo e uno pastorizzato, tra una cagliata tradizionale e una industriale, tra un prodotto artigianale e uno standardizzato; questo tipo di educazione alimentare è fondamentale per sostenere i piccoli produttori e per difendere la qualità contro la massificazione». Ogni formaggio è espressione di un luogo, di un microclima e di una cultura locale e «Franciacorta in Bianco» contribuisce a rafforzare l’identità dei territori, attirando turismo gastronomico e generando ricadute economiche per le comunità rurali.

Molto più di un mercato
In definitiva la rassegna racconta i formaggi ed è molto più di un mercato: è un atto culturale; serve a custodire la memoria, a rafforzare le economie locali, a educare il gusto e a costruire un legame più profondo tra chi produce e chi consuma. Sostenere queste iniziative significa scegliere un cibo più vero, più giusto e più buono non solo per il palato, ma anche per il futuro. Per tutte le informazioni basta consultare il sito www.franciacortainbianco.it.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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