La figlia di una vittima di truffa: «Mia madre mi ha chiamato in lacrime»

«La sensazione così reale di tragedia ci ha tenuto ostaggio per mesi. Ci ha tolto la serenità anche in casa nostra»
Il truffatore ha chiamato la vittima al telefono - © www.giornaledibrescia.it
Il truffatore ha chiamato la vittima al telefono - © www.giornaledibrescia.it
AA

Un pranzo con le amiche che si trasforma in un incubo. Almeno in apparenza. Sono le 13 di un venerdì qualunque. Suona il telefono e sul display compare il numero di cellulare di mia madre. Penso di lasciar correre e di richiamare: sono in un locale affollato, e il rumore poco congeniale alla chiacchiera. E invece, non so, decido di pigiare il tasto verde. Dall’altro capo c’è una voce che non riconosco: è mia madre e non è lei. Urla, singhiozza: è disperata.

«Hanno arrestato tuo mi fratello - mi dice -. Ha quasi uccido un ragazzo in un incidente. Corri in caserma» incalza isterica. Mi si gela il sangue, ma l’incredulità comunque prevale. Le chiedo cosa sia successo e come. E soprattutto in quale caserma sarebbe trattenuto mio fratello. È un dettaglio a cui non aveva forse pensato, vivendo in un paesino dove la Caserma è una solo. A quel punto la sento parlare con qualcuno, presumibilmente in linea sul telefono fisso.

La sua disperazione mi arriva nitida, come se fosse lì accanto a me invece che a 40 chilometri di distanza. Quando torna a parlarmi mi racconta ciò che le ha detto l’uomo che si è presentato come un Comandante dei Carabinieri e che le ha recitato alla perfezione informazioni personali sue e del figlio.

Stando alle parole della voce nella cornetta mio fratello avrebbe provocato un incidente gravissimo, utilizzando il cellulare mente era alla guida. «Hanno detto che stanno operando il ragazzo alla testa, ma non sanno se ce la farà» mi riferisce sconsolata. Mentre in quella sala di ristorante il mondo si capovolge sotto ai miei piedi, un piccolo barlume di fredda luciditá fa capolino.

Metto mia madre in pausa e digito trepidante il numero di mio fratello.«Sto aspettando il tecnico dei caloriferi. Hai bisogno?» Mi chiede un po’ sbrigativo e totalmente ignaro. A quel punto sospiro, lo saluto e mi precipito a richiamare mia madre per tranquillizzarla. Funziona, ma resterà scossa per giorni e giorni per quel tentativo di truffa così crudele, che fa leva sul punto più debole di un genitore.

A mandare in fumo i piani dei truffatori il suo istinto di chiamarmi e di chiedere aiuto. E la mia fortuita pronta risposta. Chissà se avessi preferito non far raffreddare la pasta…

Alla fine nulla di grave è realmente successo, ma quella sensazione così reale di tragedia incombente ci ha tenute ostaggio per mesi. Ci ha tolto la serenità anche in casa nostra. Un crimine che ci ha colpito nel profondo e che ritengo grave quanto il progetto di intascare qualche migliaia di euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.