Festival dell’Educazione: a Brescia oltre 50 eventi dal 2 al 5 ottobre
Se per crescere un bimbo ci vuole un villaggio, per educarlo serve una città intera. Intorno a questo assunto si sostanzia la seconda edizione del Festival dell’Educazione, evento di caratura internazionale in programma a Brescia dal 2 al 5 ottobre.
Il tema e gli obiettivi
«La città che apprende, apprendere nella città» è il tema che fornisce la rotta al palinsesto 2025, che comprende oltre cinquanta appuntamenti fra convegni, talk, tavole rotonde, mostre, laboratori, concerti e visite guidate. Alla regia ancora l’Università Cattolica, con la direzione scientifica del Festival affidata al professor Domenico Simeone, al lavoro coi partner di Fondazione Brescia Musei, Fondazione Asm, Gruppo La Scuola, InnexHub - Fondazione Aib e, novità di questa edizione, Fondazione Teatro Grande. L’evento ha poi il sostegno di Fondazione Comunità Bresciana, Comune di Brescia, Fondazione Comunità e Scuola, Gruppo Foppa- Scuola Audiofonetica e Fondazione Tovini - Fondazione Togni Cantoni Marca.
L’evento biennale, originato nel 2023 nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, aveva catalizzato nella prima edizione quasi 6mila persone in 47 eventi totali e in ascolto di 114 relatori. Allora le riflessioni si erano concentrate attorno al tema delle «Comunità Educative» da ricostruire, fortificare e ripensare alla luce degli effetti devastanti della pandemia.
«Il Festival dell’Educazione è un lascito importante dell’anno di Brescia Capitale. Nato come racconto, quest’anno - esplicita la sindaca Laura Castelletti - si concentrerà sulla voglia di sperimentare e innovare di una città che sta vivendo grandi cambiamenti demografici e tecnologici. E che, oltre che sui contenitori dell’educare, sceglie di investire anche sui contenuti».
«Il nostro obiettivo nel 2023 - rimarca il direttore scientifico Domenico Simeone - era ricostruire quei legami allentati dal Covid, oltre a celebrare, nell’anno della Capitale della Cultura, l’impegno educativo di Brescia, che ha radici molto solide e profonde. Questa seconda edizione mette al centro la città che apprende. Potrà sembrare singolare, ma crediamo che anche le città possano imparare qualcosa su se stesse, osservandosi riflesse da angolazioni differenti e diversi punti di vista: quello dei bambini, delle donne, degli emarginati e degli immigrati. È a partire da questi sguardi che le città possono riprogettarsi. Non solo. È proprio l’educazione a fare la differenza fra una città chiusa e una città aperta a tutti i tipi di differenze e Brescia può essere un esempio di città che sa offrire opportunità educative a 360 gradi».
Il palinsesto
Un’ampiezza di visione e di prospettive che si riflette nel densissimo palinsesto, nel quale si percepisce il contributo di tutti gli attori coinvolti. Che, ognuno per parte sua, ha messo in campo spazi, professionalità, sensibilità e competenze.
Così Fondazione Brescia Musei, come ha evidenziato la presidente Francesca Bazoli, ha messo tutte le sue sedi a disposizione del Festival dell’Educazione, con percorsi che spaziano e arrivano a comprendere cittadini senza fissa dimora e nuovi bresciani.
InnexHub - Fondazione Aib proporrà una serie di appuntamenti che affrontano il tema della formazione anche alla luce dalla naturale connessione con il mondo del lavoro, come esplicita Andrea Bernesco, che è anche preside del Liceo Carli. In agenda incontri sul reskilling, sulle «Fabbriche di bellezza», sulla formazione post diploma e sull’istruzione contemporanea, come chiave per coinvolgere i ragazzi oltre la fragilità e la dispersione scolastica.
Fondazione Teatro Grande, col Sovrintendente Umberto Angelini, orienta la sua proposta al Festival su quattro assi essenziali: l’eguaglianza (coon un workshop di danza dedicato a persone disabili); la scoperta (esplorazione con guide non vedenti), la curiosità (una caccia al tesoro a squadre per bambini) e l’invenzione, un appuntamento sempre dedicato ai più piccoli. Il Teatro Grande ospiterà anche la serata inaugurale del Festival, il programma il 2 ottobre alle 20, quando il filosofo svizzero Mark Hunyadi terrà la lectio «Vivere in città, una storia di fiducia».
Da segnare senza esitazione in agenda, fra la miriade di appuntamenti, l’incontro del 3 ottobre alle 20.30, nell’aula magna dell’Università Cattolica in via Trieste, l’incontro con lo scrittore e giornalista Eraldo Affinati che ripercorrerà la storia delle scuole Penny Wirton da lui fondate, dedicate all’insegnamento gratuito dell’italiano ai migranti.
La mattina del 4 ottobre nella Chiesa di San Salvatore, nel complesso di Santa Giulia, si celebrerà l’anniversario del discorso che Paolo VI fece alle Nazioni Unite il 4 ottobre del 1965: «Mai più la guerra» è il titolo di un intervento che oggi più che mai risuona nelle coscienze collettive e parla ai drammi dell’attualità. E ancora, la stessa sera, alle 20.30 nell’auditorium del Museo, il pedagogista francese Philippe Meirieu interrogherà i presenti su «La città educativa. Un’utopia nel bene o nel male?».
Sarà visitabile dal 3 ottobre al 15 febbraio, ancora negli spazi del Museo di Santa Giulia, la mostra «Mondi, viaggi, storie... e poi c’è Jacovitti!». L’esposizione, che attinge al grandissimo patrimonio d’archivio dell’Editrice La Scuola, propone una selezione di 70 tavole che celebrano l’illustrazione per ragazzi e la storia dell’educazione in Italia, con bozzetti originali da Munari a Jacovitti. Tutto il programma consultabile qui.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.