La Festa dei fiori di Montisola è iniziata, dopo 10 anni di attesa
Carzano di Montisola è sbocciata tutta in un weekend. Per una settimana, dall’8 fino al 14 settembre, la frazione dell’isola lacustre più grande d’Europa si trasforma in un giardino fiorito per la Festa di Santa Croce, che torna dopo dieci anni di attesa.
In realtà non sono bastati due giorni per allestire Carzano: questo lunedì mattina c’è ancora fermento tra ultimi ritocchi e abbellimenti. Per realizzare gli oltre 150mila fiori di carta sono serviti dieci anni di lavoro, tenendo conto anche del fatto che l’edizione del 2020 saltò a causa del Covid. La Festa di Santa Croce è, infatti, quinquennale, e la tradizione è tornata più viva che mai.
L’inaugurazione
L’inaugurazione ufficiale è prevista oggi alle 17 con la messa solenne. Ma già dal mattino si intuisce la grande attesa e il fermento: sul traghetto da Sale Marasino – unica tratta che in questi giorni non richiede prenotazione – l’afflusso è continuo, con imbarcazioni che fanno la spola senza sosta.
Sbarcati a Carzano, turisti italiani e stranieri, famiglie e gruppi organizzati camminano tra archi fioriti e vicoli addobbati. Gli sguardi sono rivolti verso l’alto, i telefoni catturano ogni dettaglio, mentre prende il via la processione delle meraviglie. C’è chi si ferma a discutere, davanti a una decorazione: «Sono veri», sostiene qualcuno. «No, sono finti, di plastica», ribatte l’altro. Per convincersene li toccano, come San Tommaso davanti all’altare della Santa Croce, nella chiesa parrocchiale.
Nel cortile della signora Cinzia campeggia un abito interamente realizzato con i fiori di carta. La sua è la storia di chi, pur non essendo originaria dell’isola, ha acquistato qui una seconda casa e ha trovato accoglienza e coinvolgimento in questa tradizione secolare.
Poco più in là, due ragazzi – lei isolana, lui di Brescia – appendono gli ultimi fiori. Lei li porge, lui dalla scala li sistema. Un gesto che ha anche qualcosa di romantico. «Ogni fiore è diverso dall’altro, come dice mia zia – racconta la giovane – e in ognuno si riconosce la mano di chi l’ha realizzato. Noi giovani dell’isola stiamo cercando di organizzarci per portare avanti questa tradizione».
Un auspicio condiviso dai tanti che in questi giorni affolleranno Carzano: sono attese oltre 100mila persone, pronte ad ammirare una festa che unisce arte, devozione e comunità.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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