La storia della Festa dei fiori di Montisola, tra peste e leggenda

La Festa dei fiori di Montisola ha preso eccezionalmente i contorni della Santa Crus di Cerveno: un evento con cadenza decennale, ma solo temporaneamente e solo a causa della pandemia. Tutta colpa del Covid: di solito si tiene ogni cinque anni, ma è dal 2015 che l’isola lacustre nel bel mezzo del lago d’Iseo non si riempie di boccioli di carta per la tradizionale manifestazione.
Boccioli di carta che erano già pronti e che erano stati infilati, nell’estate del 2020, in grossi scatoloni. Si pensava di tenerli lì un annetto, fino al 2021, e invece sono trascorsi cinque anni. Ma finalmente la data è fissata: a settembre 2025 a Montisola torna la Festa dei fiori. Che, dettaglio piuttosto affascinante, è legata anche a un’altra pandemia: quella di colera, che secondo la tradizione diede proprio avvio a questa tradizione secolare. O addirittura alla peste del 1630.
La storia, dalla peste al Covid
Secondo la tradizione, la Festa è nata durante una delle pandemie di colera. Intorno al 1836, l’infezione colpì anche l’Europa arrivando fino all’isola lacustre, decimando soprattutto i pescatori. Chi sopravvisse affidò le proprie preghiere alla Santa Croce e una volta superata l’epidemia venne organizzata una processione, antenata della Festa dei fiori.
C’è però anche chi colloca l’origine delle feste in onore della Santa Croce alla prima metà del Seicento: in quel caso il voto fu fatto in seguito alla peste di manzoniana memoria che colpì anche Montisola.
«In quella circostanza la popolazione composta quasi esclusivamente da pescatori, fu decimata – scriveva nel 1975 il Giornale di Brescia –. I carzanesi, sempre secondo la tradizione, fecero allora una promessa alla Santa Croce che, se li avesse liberati da quel flagello, le avrebbero dedicato tre giorni di feste e preghiere ogni cinque anni».
Anche la tradizione dei fiori di carta pare antichissima. Sempre nel 1975 veniva descritta così sul giornale: «Anche queste arcate con luci colorate e fiori di carta sembrano di origine secentesca, periodo cui pare risalire il voto fatto dai pescatori dell’isola alla Santa Croce». Ecco perché l’evento cade sempre in settembre: il giorno di Santa Croce è il 14 settembre, quando si celebra il ritrovamento della croce di Cristo da parte di sant’Elena. Fino al 1970 si festeggiava il 3 maggio: ecco perché in alcune zone, come a Cerveno, le celebrazioni si mantengono in quel periodo.

L’«Antèna»
Quest’anno la festa si terrà dall’8 al 14 settembre, anche se qualcosa si è già mosso. Uno dei simboli della Festa dei fiori precede infatti di diverse settimane l’effettiva manifestazione: si tratta dell’«Antèna», una bandiera che viene innalzata vicino al pontile dell’imbarcadero. Il palo con le bandiere ha uno scopo: annunciare l’inizio dei lavori di preparazione alla festa. È da quel momento che Montisola, pian piano, inizia a riempirsi di colori.

A organizzare tutto è la Pro Festa di Santa Croce con gli abitanti di Carzano e Novale, le due frazioni che partecipano e che concretamente si riempiono di fiori di carta. A realizzare i fiori nel corso degli anni che precedono l’evento, autofinanziando tutta la festa, sono gli stessi cittadini, che scelgono le varietà preferite e che li modellano utilizzando tecniche precisissime che si tramandano di generazione in generazione. Dopodiché li sistemano su arcate verdi o lignee che collegando gli edifici creano passaggi fioriti nel mezzo delle strade del paese.
La festa
Durante i giorni della manifestazione, curiosi e turisti possono raggiungere l’isola – di giorno o di sera – tramite i consueti traghetti, passeggiando poi tra le vie del borgo. Il clou delle giornate sarà il 14 settembre: nel giorno esatto di Santa Croce si svolge infatti anche la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, con la processione che porta per le strade la santa reliquia della croce di Cristo.

Nel 1950
Una tradizione, questa, che si leggeva anche sulle cronache del 1950. Il Giornale di Brescia, raccontando l’evento, lo descriveva così: «In concordia di animi, nella luce dell’anno santo, si terranno a Carzano, orgoglioso delle feste dei padri, i seguenti festeggiamenti: giovedì 14 settembre S. Croce: ore 6.30 S. Messa con comunione generale, indi S. Messe fino alle ore 9,30; ore 10.30 Messa solenne con discorso di don Luigi Falsina Vicario Foraneo di Iseo; ore 14.30 sorenne processione con preziosa reliquia della S. Croce. (...) Per la circostanza il paese sarà riccamente addobbato con fiori e sfarzosamente illuminato. Le processioni saranno accompagnate dal corpo bandistico di Monticelli Brusati, diretto dal maestro cav. Giovanni Ravelli. Le serate saranno allietate da fuochi pirotecnici sul lago offerti dalla gioventù del luogo. Le solenni feste quinquennali saranno precedute da un triduo dl predicazione a tutte le categorie tenuto da don Luigi Falsina».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.