Dopo la Festa dell’Opera, il Palazzo del prefetto apre alle visite Fai

La prefetta Maria Rosaria Laganà non l’ha mai nascosto: melomane fino al midollo, nei suoi anni di servizio a Brescia ha sempre partecipato alla Festa con grande entusiasmo. Il nuovo prefetto Andrea Polichetti non è così sfegatato, ma la buona musica la sa apprezzare. «Come ogni veicolo di cultura, l’opera trasporta emozioni e valori». Ecco perché ha aperto volentieri il giardino del palazzo del prefetto in contrada Sant’Urbano. Lì, all’ombra del cupolone del duomo, si è svolta una delle anteprime della Festa dell’Opera.
Brescia e la cultura
«La musica allinea pensiero, orecchie e cuore e questo evento è perfetto preludo al riposo estivo. È andata bene: c’è stata molta attenzione da parte degli spettatori e i giovani artisti sono davvero talentuosi». Brescia, si sta accorgendo, «è molto attenta agli eventi culturali. L’amministrazione e – in questo caso il sovrintendente del Teatro Grande Umberto Angelini – li curano nei particolari e queste manifestazioni si collocano al livello di eccellenza che Brescia conosce nei diversi ambiti della vita sociale».
Giornate Fai d’autunno
A proposito di queste manifestazioni. «Auspico che si ripetano – dice il prefetto – e che io li possa ospitare, da padrone di casa provvisorio. Era la prima volta ma sicuramente non sarà l’ultima. Mi piacerebbe e aprire più spesso il palazzo del Governo ai cittadini, perché molti non lo conoscono. Ci siamo già accordati con il Fai: nelle Giornate d’autunno si potranno visitare le sale di rappresentanza e il giardino».
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