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Remedello, l’ergastolano Ciro agli studenti: «Fare del bene fa stare bene»

L’incontro, rivolto ai ragazzi del Cfp e del Liceo scientifico Bonsignori, si è svolto al teatro parrocchiale
L'incontro al teatro parrocchiale di Remedello - © www.giornaledibrescia.it
L'incontro al teatro parrocchiale di Remedello - © www.giornaledibrescia.it
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«Riflettete, riflettete sempre prima di agire: come non volete ricevere del male, non dovete farlo agli altri; come non volete essere offesi, non dovete offendere. Non alzate le mani, non fate risse. Date retta a me, che ho passato tutta la vita in carcere». È il messaggio di Ciro agli studenti che frequentano le terze e le quarte del Cfp e del Liceo scientifico paritario Bonsignori.

Il docufilm 

Lui, ergastolano, è uno dei protagonisti del docufilm pluripremiato «Io spero Paradiso», diretto dal regista Daniele Pignatelli: la pellicola è stata proiettata al teatro parrocchiale nel corso dell’incontro voluto dalla scuola per i suoi allievi.

Si tratta del film, promosso dalla Fondazione Opera Don Bosco e sostenuto anche da Fondazione Cariplo, che racconta una storia vera di speranza e riscatto: documenta il progetto che, nel carcere di massima sicurezza di Opera, ha portato tre detenuti a produrre artigianalmente ostie destinate a essere consacrate in chiese di tutto il mondo, divenendo così il corpo di Cristo. Narra anche la realizzazione del loro sogno: l’incontro con Papa Francesco.

La storia

Ciro è stato proprio uno di questi carcerati ed era presente in teatro, assieme al regista, per testimoniare l’esperienza della reclusione, ma anche la possibilità di riscattarsi, ad esempio, come fa lui, sensibilizzando tantissimi giovani sull’importanza di fare il bene.

«Offrire ai nostri studenti e ai loro formatori un’esperienza così intensa è stato un privilegio e un’occasione di crescita profonda per tutti – commenta Fausto Piardi, direttore del Cfp –. Le testimonianze sono uno dei doni più preziosi che le generazioni adulte possono consegnare ai più giovani. L’incontro con il regista e con uno dei detenuti protagonisti del docufilm ha lasciato un segno importante nei nostri ragazzi, che hanno posto domande profonde, mostrando sensibilità, ascolto e desiderio autentico di comprendere. Esprimiamo sincera gratitudine alla Fondazione Opera Don Bosco per aver reso possibile la diffusione di questo progetto nelle scuole: un film capace di generare riflessione, consapevolezza e responsabilità». 

«Per me, oggi, la felicità è essere qui – ha detto Ciro –. Vi dico che fare del bene ti fa stare bene. Invece, se fai del male, te lo porti sulla coscienza e continui a rispecchiarti nella cattiveria che hai commesso».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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