La sede dell’Associazione Carabinieri nello stabile confiscato alla mafia

Variazione di bilancio a tempo di record per il Consiglio comunale di Erbusco. Lunedì sera è arrivato il via libera al provvedimento proposto dalla Giunta del sindaco Mauro Cavalleri, per trasformare (con un contributo comunale di 80mila euro) un appartamento a due piani in via Lamarmora, in frazione Zocco, in uno spazio aperto alla comunità.
Il progetto
Nello stabile, confiscato alla criminalità organizzata ormai da un decennio abbondante, arriveranno diversi servizi. Al piano terra l’immobile ospiterà un servizio a carattere educativo, riabilitativo, ludico-ricreativo e aggregativo, mentre al piano primo è prevista la sede dell’Associazione nazionale Carabinieri con la sezione che unisce Erbusco, Corte Franca e Adro. Un sodalizio nato nel 1978 e forte oggi di un’ottantina di soci, guidati dal presidente Antonio Treglia, brigadiere in quiescenza residente a Erbusco, oltre che dal vicepresidente, il carabiniere ausiliario Luca Ferrari, di Corte Franca.
La scelta
«Una scelta anche simbolica – spiega la vicesindaca e assessora a Istruzione e Sociale, Giovanna Rota – vista la confisca del bene alla criminalità organizzata, oltre al fatto che l’Anc da tempo chiedeva uno spazio per la propria associazione». Sui servizi previsti per il piano terra, invece, «il nostro obiettivo – aggiunge la Rota – è ospitare un polo rivolto a bambini e ragazzi in età evolutiva, con figure professionali in grado di seguire i vari disturbi e difficoltà, in particolare dell’apprendimento, aiutando le famiglie a capire come muoversi e garantendo anche di accelerare i tempi, dove necessario, per quanto riguarda le necessarie certificazioni».
Messe a bilancio le risorse, l’Amministrazione punta a espletare quanto prima l’iter di affidamento dei lavori, per partire con i necessari interventi di ripristino dello stabile, chiuso da lungo tempo, entro la prima parte dell’autunno.
Dalla Regione
L’intervento di Erbusco sarà quindi uno dei primi a partire tra quelli recentemente riconosciuti da Regione Lombardia, con un contributo pari al 50% del totale, ossia – per i lavori necessari in frazione Zocco – poco meno di 80mila euro. In tutta la Regione il Pirellone ha investito circa 1milione e 900mila euro in 17 Comuni, per un totale di 21 progetti presentati e tutti finanziati attraverso il decreto adottato dall’assessorato alla Sicurezza, su impulso della Commissione speciale antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità, presieduta dalla consigliera regionale bresciana, Paola Pollini.
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