Rischio frane, a Edolo via all’attività sperimentale di monitoraggio

Un’attività sperimentale per il monitoraggio delle frane sia nei contesti emergenziali sia su aree di potenziale rischio idrogeologico: l’obiettivo è sorvegliare le frane e impedire che le comunità che abitano a valle siano a rischio. L’incontro si è tenuto alla stazione di Edolo del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), alla presenza del prefetto di Brescia, Andrea Polichetti, e del rettore dell’Università degli Studi di Brescia, il professor Francesco Castelli. Un progetto che presto si arricchirà anche del supporto scientifico dell’Università di Brescia.
Il progetto
Nello specifico sono stati individuati, come ambiti di potenziale intervento per le unità operative, l’esecuzione in caso di scenari emergenziali, di tempestivi sopralluoghi aerei con elicotteri della Guardia di Finanza e operazioni di elitrasporto sui luoghi di personale del soccorso alpino, congiuntamente ai tecnici per la protezione ambientale regionale (Arpa). Saranno, inoltre, monitorate le frane già note nelle zone impervie. L’esperienza pilota con la quale è stato deciso di avviare l’attività è la frana di Pal, nel territorio del Comune di Sonico, in alta Valcamonica.
Durante l’incontro a Edolo sono poi stati svolti un briefing illustrativo delle attività che saranno avviate e un sorvolo dei luoghi interessati dalla frana di Pal. Al termine della giornata, il prefetto di Brescia ha sottolineato l’attenzione istituzionale e i compiti di soccorso in capo alla Prefettura, al fianco dei sindaci. I Vigili del Fuoco, invece, hanno evidenziato la rilevanza della sinergia istituzionale con Arpa Lombardia, con la quale sono in corso rilevanti idee progettuali per agire in modo complementare mettendo in campo competenze, mezzi e professionalità.
Le riflessioni
Il rettore dell’Università di Brescia, nell’apprezzare l’innovativa iniziativa, si è reso disponibile a condividere le competenze scientifiche dell’ateneo per contribuire all’azione di prevenzione. Il direttore generale di Arpa Lombardia ha, inoltre, segnalato come l’incontro svolto abbia permesso di mettere a sistema diverse esperienze: quella del centro regionale monitoraggio frane e dissesti (Crmfd) di Arpa Lombardia con quella della Guardia di Finanza che dispone di aeromobili che consentono di osservare dall’alto lo stato delle frane. Il direttore ha, infine, ribadito come il confronto esaustivo non solo dal punto di vista teorico, ma anche pratico, è stato indirizzato nell’ottica di una sempre più efficace prevenzione del rischio naturale.
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