«Delitti bresciani»: Bozzoli, il mistero del forno e il nuovo processo

Si parte da trent’anni. Tanto quanto il pm di Brescia Benedetta Callea ha chiesto per Oscar Maggi, l’operaio addetto ai forni della Bozzoli di Marcheno che era presente in fonderia l’8 ottobre 2015 quando svanì nel nulla il suo datore di lavoro, l’imprenditore Mario Bozzoli.
Proprio il processo, in corso con rito abbreviato, é al centro della nuova puntata di «Delitti bresciani», il podcast true crime del Giornale di Brescia che racconta «e vicende di cronaca locale che sono diventati casi nazionali. Andrea Cittadini in questa puntata dialogherà con il collega di cronaca giudiziaria Pierpaolo Prati per ricostruire quanto fin qui è emerso sulla figura dell’operaio che era già stato indagato una prima volta dieci anni fa poi archiviato e infine nuovamente sotto indagine e ora a processo come richiesto dai giudici della Corte d’Assise che hanno condannato all’ergastolo Giacomo Bozzoli.
Maggi è l’uomo che ha riattivato il forno dopo che - secondo la giustizia italiana -é stato ucciso Mario Bozzoli. Mercoledì tre dicembre la difesa di Maggi cercherà di smontare la tesi dell’accusa e prima di Natale é attesa la sentenza di primo grado. Il giallo di Marcheno insomma continua. E Delitti bresciani lo ricostruisce su su Spreaker, Spotify e sull’app del GdB.
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