Cronaca

«Delitti bresciani», tutta la terza stagione per chi non l’ha ascoltata

Le sette puntate uscite da settembre a maggio sono disponibili sulle principali piattaforme di ascolto podcast: tra i casi ci sono la fuga di Giacomo Bozzoli, l’omicidio in chiesa di Elena Lonati e la strage Cottarelli
Il podcast Delitti bresciani
Il podcast Delitti bresciani
AA

La stagione 2024/2025 – la terza per il podcast true crime – è stata parecchio fortunata: «Delitti bresciani» ha toccato il mezzo milione di download ed è sbarcato anche in radio. Il podcast dedicato ai casi di cronaca nera che hanno scavallato i confini bresciani acquisendo interesse nazionale ha così raggiunto le 24 puntate.

Le sette che compongono questa stagione – con la consueta voce di Andrea Cittadini e il montaggio di Matteo Berta, ascoltabili sulle principali piattaforme di ascolto come Spotify – sono dedicate anche a delitti di cui ricorreva l’anniversario, come per esempio la strage Cottarelli o l’incidente nautico di Greta e Umberto. In tutti i casi si tratta di pagine nere e tragiche della storia bresciana che hanno colpito al cuore i bresciani e gli italiani.

1. Francesca, massacrata per un no

La diciottesima puntata del podcast (la prima della terza stagione) è dedicata all’omicidio di Francesca Fantoni, 39enne di Bedizzole, il cui corpo venne ritrovato nel parchetto vicino alla piazza del paese la mattina del 27 gennaio 2020. Il suo assassino venne quasi immediatamente fermato: Andrea Pavarini, bedizzolese anche lui, sposato e con un bambino piccolo. L'uomo uccise a calci e pugni Fantoni dopo averla violentata, abbandonandola tra i rovi.

2. Cottarelli, la strage e un processo lungo 16 anni

Era il 28 agosto 2006 quando a Urago Mella vennero uccisi l’imprenditore Angelo, il figlio Luca e la moglie Marzenna Topor. Tra fughe, sentenze e colpi di scena, la seconda puntata della seconda stagione ripercorre la vicenda che ha scosso la città alla fine di un’estate nerissima per Brescia: la strage Cottarelli. Madre e figlio furono colpiti da cinque proiettili calibro 22 sparati a bruciapelo, oltre che sgozzati. Angelo Cottarelli, che era stato legato come i familiari con fascette da elettricista, era ancora vivo quando arrivarono i soccorsi. Anche lui era stato sgozzato con un coltello da cucina e sfiorato da un proiettile. Morì tuttavia poco dopo l’arrivo in ospedale.

3. L’omicidio di Elena Lonati, uccisa in chiesa

Una chiesa, un cadavere, un omicidio. Nella storia criminale italiana il pensiero va a Elisa Claps, ma non è il solo caso italiano. Nell’estate del 2006 il copione si ripeté anche a Brescia. Per risolvere il caso non sono serviti 30 anni, ma 24 ore: anche se ancora oggi sono molti i punti di domanda sulla morte di Elena Lonati, uccisa e nascosta in un santuario, nella ventesima puntata di Delitti Bresciani ripercorriamo la vicenda avvenuta nel quartiere di Mompiano, a due passi dallo stadio Rigamonti.

4. L’omicidio registrato da un telefonino

La quarta puntata ripercorre l’omicidio di Nuvolento, che ha visto la morte del quasi sessantenne Romano Fagoni per mano della moglie, Raffaella Ragnoli. Un delitto – caso unico – che è stato registrato dal telefonino della donna. Oltre al cellulare e all’audio registrato c’è anche un altro testimone: il figlio allora quindicenne della coppia, seduto al tavolo insieme ai genitori.

5. Carol, uccisa davanti a una telecamera

Carol Maltesi fu uccisa in provincia di Varese e trovata cadavere a Borno. Un figlio piccolo e una carriera costruita sui social. Nella puntata c’è anche la voce in esclusiva del suo assassino Davide Fontana. Il podcast propone anche le testimonianze dei carabinieri e del giornalista Andrea Tortelli, che contribuì a identificare il cadavere.

6. In memoria di Greta e Umberto

Sono trascorsi quattro anni dalla notte in cui, sul lago di Garda, persero la vita Greta Nedrotti e Umberto Garzarella. Il loro gozzo fu travolto da un motoscafo guidato da due turisti tedeschi, condannati in via definitiva per omicidio nautico. In occasione dell’anniversario, l’episodio di «Delitti bresciani» a loro dedicato ricostruisce la vicenda affidandosi agli atti giudiziari, alle testimonianze dirette, ai video d’archivio dall’emittente Teletutto e alle interviste raccolte dalla giornalista Francesca Renica.

7. Bozzoli, la fuga per evitare l’ergastolo

L’ultima puntata della terza stagione ripercorre invece il giallo dell’estate 2024, una delle fughe più seguite degli ultimi anni: quella di Giacomo Bozzoli, che esattamente un anno fa, dopo la conferma della condanna all’ergastolo da parte della Cassazione (che l’ha ritenuto colpevole dell’omicidio dello zio Mario scomparso nella fonderia di Marcheno nel 2015) fece perdere le proprie tracce. L’episodio racconta la fuga durata 11 giorni, tra Francia, Spagna e rientro in Italia, con tutte le ipotesi e teorie: documenti falsi, latitanza in paradisi fiscali, complicità criminali. La verità, invece, era nascosta sotto un letto: nella villa di Soiano del Lago, da cui era partito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Domenica

Rubriche, commenti, approfondimenti e idee da leggere con calma, quando e dove vuoi.