Decreto «Milleproroghe», da Brescia doppio «sì» su lavoro e sicurezza

Dalla Franciacorta apprezzamento bipartisan per la sperimentazione dell’utilizzo del taser per la Polizia locale. L’Associazione Comuni Bresciani è invece «soddisfatta a metà»
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Tutte le novità del Milleproroghe
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Mentre a Roma la maggioranza si spacca sull’addio alle multe ai no-vax («a 5 anni dal paziente zero di Codogno, il condono è uno schiaffo alle vittime», attaccano in Aula i parlamentari M5s), negli uffici comunali è già partita la caccia alla novità sfogliando i 22 articoli del decreto appena diventato legge. Perché il «Milleproroghe» – si sa – è storicamente garanzia di sorprese. E anche stavolta non si smentisce: a partire dal tema sicurezza – cavallo di battaglia del Governo Meloni.

Le novità

Del taser (l’arma ad impulsi elettrici in grado di dare una scossa al soggetto contro il quale viene usata) fino ad oggi potevano dotarsi solo le Polizie locali del capoluogo, di Desenzano, Montichiari, Lumezzane e Palazzolo. Ma ora anche gli agenti degli altri 200 Municipi bresciani potranno avviare la sperimentazione semestrale. Rimanendo nel settore pubblico, viene prorogata di un altro anno per tutto il 2025 la possibilità per la Pa di bandire concorsi (e quindi di assumere) senza l’obbligo preliminare di avviare la mobilità volontaria.

Sempre nella Pubblica amministrazione, inoltre, la durata degli incarichi dirigenziali e direttivi gratuiti per lavoratori in quiescenza potrà essere al massimo di 2 anni, anziché di uno. Una mossa quasi obbligata, anche per far fronte all’emorragia di organico negli enti locali. Basti pensare che nell’organico della Provincia di Brescia c’è un buco di circa un centinaio di dipendenti, e altrettanti ne servirebbero alla sede cittadina dell’Inps. E poi ci sono i piccoli Comuni, quelli montani e quelli più periferici, che soffrono come non mai lo spopolamento e il progressivo allontanamento dalla macchina pubblica.

Contratti a termine

Degni di attenzione, nel «Milleproroghe», sono poi le novità sui contratti a termine, sul credito d’imposta e, soprattutto, sulla rottamazione delle cartelle fiscali. Per le aziende arriva infatti la possibilità di usare per un altro anno, fino al 31 dicembre, la norma che consente di stipulare contratti a termine più lunghi di 12 mesi con causali meno rigide. Viene poi prorogato fino a fine anno il credito d’imposta e del contributo a fondo perduto alle imprese turistico-alberghiere e ricettive in relazione alle spese sostenute per interventi in materia edilizia e per la digitalizzazione d’impresa.

E con l’Italia fresca dell’anno record per il recupero dell’evasione (pari a 26,3 miliardi di euro), l’ultima misura fiscale ha il suggestivo nome di «rottamazione quater». In sostanza vengono riaperti i termini per chi ha smesso di versare le rate ed è decaduto dalla definizione agevolata delle cartelle. Potrà essere riammesso inviando una dichiarazione entro il prossimo 30 aprile e versare quanto dovuto in un’unica soluzione entro il prossimo 30 luglio o fino ad un massimo di 10 rate. Un tentativo per intercettare altri evasori e per provare a bissare, se non a superare, il risultato raggiunto lo scorso anno dall’Agenzia delle Entrate.

In terra bresciana

Ma cosa ne pensano alcune delle categorie coinvolte dalle novità definite dal decreto? Nella difficoltà di offrire un quadro esaustivo, appare – ad esempio – significativo l’apprezzamento bipartisan in Franciacorta per la sperimentazione dell’utilizzo del taser per la Polizia locale, un tema che – lo ricordiamo – ha scaldato gli animi più di una volta a Palazzo Loggia.

Sul fronte degli incarichi nelle Pubbliche Amministrazioni, l’Associazione Comuni Bresciani si dice soddisfatta a metà, nella convinzione che servirebbero ben altri rimedi per risolvere l’endemica emorragia di personale che mette in estrema difficoltà i Municipi, soprattutto quelli più piccoli. Un caso a séè quello delle multe ai «no-vax», tema scottante se ce n’è uno. Nel Bresciano erano, potenzialmente, oltre 42mila le persone a rischio sanzioni, ma dal Ministero non è stato mai comunicato l’esatto numero dei multati.

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