CronacaBassa

Cos’è successo a Montichiari tra gli agricoltori e Coldiretti

Ieri c’è stato un presidio dei trattori al Centro Fiera per chiedere il dialogo. È stata però rifiutata la lettera di invito del movimento
La mucca Pollon simbolo della protesta degli agricoltori al Centro Fiera di Montichiari - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
La mucca Pollon simbolo della protesta degli agricoltori al Centro Fiera di Montichiari - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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La lettera è stata respinta al mittente ancora sigillata. La Coldiretti di Brescia conferma: nessun dialogo con il movimento Riscatto agricolo in agitazione anche nel Bresciano da due settimane.

«Siamo sempre disponibili a parlare con i nostri soci, ma nei modi e nelle sedi opportune», dice la presidente Laura Facchetti. «Non ci vogliono ascoltare, è un atteggiamento prepotente», ribatte il portavoce del movimento, il mantovano Davide Pedrotti. Ieri mattina un centinaio di trattori di Riscatto agricolo si è radunato nel parcheggio del supermercato di fronte al Centro Fiera di Montichiari.

Luogo e data scelti in coincidenza con l’assemblea zonale a porte chiuse di Coldiretti ospitata in una sala della Fiera. Obiettivo di Riscatto: consegnare alla presidente Facchetti la lettera per chiedere l’apertura di un confronto. Poche righe, da recapitare non direttamente, ma attraverso la mediazione delle Forze dell’ordine. La Coldiretti non ha accettato la missiva. Aprire un dialogo significherebbe riconoscere la rappresentatività del movimento, una legittimazione che Coldiretti, evidentemente, non intende dare.

Com’è stato il presidio

Il presidio di Montichiari si è svolto in maniera tranquilla, punteggiato da strombazzamenti. Come corollario i soliti cartelli di protesta: «Se oggi hai mangiato non ringraziare lo Stato», «Ricordati che tutto parte dalla terra». Molti i giovani agricoltori presenti. Il presidio si è sciolto dopo le 13, terminata la riunione di Coldiretti e dopo avere ricevuto notizia ufficiale del diniego a prendere in considerazione la lettera.

«Nonostante le ripetute richieste di Riscatto agricolo di sedersi a un tavolo insieme a Coldiretti – si legge nella lettera – non abbiamo ricevuto da parte vostra nessun segnale di apertura e per l’ennesima volta ci troviamo qui in pace e pienamente disponibili al confronto. Questa nostra ultima richiesta nasce dal fatto che Coldiretti è l’unica associazione che sino a questo momento non ha voluto ascoltare Riscatto agricolo e i temi che sta rivendicando».

Secondo il movimento dei trattori, l’avvio di un confronto metterebbe «nelle condizioni di coinvolgere le altre organizzazioni per remare tutti nello stesso senso, nel segno dell’unico e grande obiettivo di far tornare il nostro settore a vivere e difendere il Made in Italy». La lettera si conclude citando la canzone di Roberto Vecchioni cantata a Sanremo, «Sogna ragazzo sogna»: «"Non è vero ragazzo che la ragione sta sempre con il più forte", abbiamo tutti bisogno di restare uniti per essere forti e determinati».

L’incontro al Centro Fiera

Nel Centro Fiera, Coldiretti aveva chiamato ieri a raccolta i soci della zona di Montichiari per parlare delle azioni sindacali in corso, delle novità introdotte dalla Finanziaria, della Pac. «Un incontro importante – è il commento della presidente Facchetti – per ascoltare i nostri soci e le loro istanze. È questa la linea di Coldiretti: protestare e portare avanti proposte concrete nelle sedi opportune». Una risposta indiretta a Riscatto agricolo. «Siamo la principale forza sociale dell’Italia e abbiamo una cultura di governo, perciò siamo gli intermediari fondamentali fra le istanze degli agricoltori e le istituzioni».

La mancata ricezione della lettera è stata criticata dagli agricoltori di Riscatto. «Non vogliono ascoltarci, vogliono fare i prepotenti», dice Davide Pedrotti. «Eppure c’è più gente qui con i trattori che nella sala con Coldiretti». Per sottolineare di «essere rappresentativi di tante realtà». Riscatto agricolo, prosegue Pedrotti, «continua la sua lotta. Andiamo avanti con il presidio in via della Maggia. Giovedì, per San Faustino, metteremo un gazebo in piazza Vittoria. Spiegheremo ai bresciani le ragioni della nostra battaglia e offriremo i prodotti della nostra terra».

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