Corse di autobus annullate, Arriva: «Sono molte meno dell’1%»

L’azienda replica a Gentilini del Tpl, che aveva parlato di «situazione insostenibile». Resta arenata la trattativa tra conducenti e azienda
Sul fronte autisti, per Arriva mancano solo 15 persone - © www.giornaledibrescia.it
Sul fronte autisti, per Arriva mancano solo 15 persone - © www.giornaledibrescia.it
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«A settembre non è stato effettuato lo 0.84% delle corse programmate, percentuale che scende allo 0.45% ad ottobre, evidenziando sia un progressivo miglioramento della qualità del servizio, sia una incidenza in realtà minima sul numero delle corse totali».

Così l’azienda di trasporti Arriva commenta l’escalation di corse cancellate negli ultimi due mesi nel Bresciano. Dopo l’ultimatum del presidente dell’Agenzia del Tpl Giancarlo Gentilini – che aveva parlato di «una situazione insostenibile» causata dal «mancato risposto di accordi presi» – il gruppo guidato dall’ad Angelo Scaglia conferma che «in previsione dell’inizio del nuovo anno scolastico, in accordo con l’Agenzia, è stato definito il programma di esercizio per assicurare i collegamenti scolastici sul territorio, formulato sulla base dell’offerta di servizio erogata durante l’anno precedente», ma punta a ridimensionare il disagio dei disservizi su scala provinciale.

Impegno

Il gruppo ricorda infatti che nel Bresciano gestisce ogni giorno servizi per complessivi 60mila chilometri su una rete articolata e complessa, strutturata con circa 40 depositi e organizzata in 60 linee per un’estensione di 1.830 chilometri. E poi c’è l’annosa mancanza cronica di autisti – questione oggetto di polemiche e motivo di mobilitazioni recenti. Se i sindacati parlano di un buco di 70 dipendenti, il direttore delle Risorse umane di Arriva Pietro Brunetti certifica un’assenza di sole 15 unità.

«La proiezione dell’ultimo quadrimestre (settembre-dicembre) registra un saldo attivo fra entrati e usciti di più di 20 persone – rivendica Arriva –, grazie anche all’avvio di due Academy per l’ottenimento della patente e della carta di qualificazione del conducente e finalizzate all’inserimento di nuovi autisti». Il gruppo ricorda comunque che quello della carenza autisti è un fenomeno che si sta verificando a livello europeo e a Brescia si manifesta in maniera ancora più accentuata visto il tasso di disoccupazione estremamente ridotto (3,4%).

Risorse

L’obiettivo per il 2025, comunque, è di agevolare l’ingresso di altre nuove risorse, «anche attraverso un accordo sindacale che auspichiamo possa essere firmato a breve e che trovi un punto d’incontro fra le legittime esigenze dei lavoratori e quelle dell’azienda». All’orizzonte, infatti, resta ancora arenata la trattativa tra conducenti e azienda. Quest’ultima mette sul piatto cento euro netti in welfare o 70 euro in busta paga, a fronte di una garanzia di presenza.

I sindacati chiedono 50 euro lordi nella parte strutturale del contratto (quindi riconosciuti anche per giorni di ferie, permessi, malattia) oppure 8 euro giornalieri, legati ai giorni di presenza.

Futuro

I mezzi non mancano (negli ultimi tre anni Arriva ha immatricolato solo a Brescia 143 nuovi autobus, di cui 97 a metano, per un investimento, comprensivo dei finanziamenti statali, che ammonta a 37 milioni di euro) e l’acquisizione del Fondo Squared Capital a giugno fa pensare ad un futuro roseo, ma serve una strategia comune tra le parti per azzerare i disservizi e garantire ai dipendenti migliori condizioni economiche e professionali.

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