Cronaca

Corda Molle e pedaggio, in Provincia ci sono dubbi sull’incontro a Roma

Per ora nessuna convocazione a dicembre da parte del Mit. ll consigliere Togni: «Posso solo dire che ci stiamo lavorando»
La Corda Molle - © www.giornaledibrescia.it
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C’è voluto molto tempo per averla. Anni di idee, ipotesi e poi di progetti e di lavori. Adesso ci vuole molto tempo anche per discuterne. O meglio: per discuterne con regolarità nelle sedi istituzionali. Stiamo parlando della Corda Molle e del suo pedaggio, un tema che ieri è tornato in Consiglio provinciale (anche se con una mozione rinviata), dove l’approvazione del bilancio di previsione 2026/2028 è scivolata via senza discussione.

Lo scanario

Quella della Corda Molle è una storia che di volta in volta si arricchisce di elementi, ma che fatica a trovare i binari giusti su cui muoversi. E di conseguenza fatica anche a delineare un orizzonte temporale per una possibile soluzione. Dopo alcuni botta e risposta – locali e parlamentari –, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha messo un punto. «Il costo del pedaggio per i residenti nel 2026 sarà di tre milioni di euro: il ministero ne può mettere la metà». Questo ha detto il vicepremier alla festa della Lega Lombarda il 23 novembre.

Per l’altra metà del pedaggio Salvini si è appellato a Comuni, Provincia e Regione. Un invito accolto non esattamente con entusiasmo dalle Amministrazioni locali e dal Broletto, dove qualche giorno prima (il 17 novembre) il consigliere leghista Marco Togni aveva annunciato per dicembre una convocazione a Roma da parte del ministero di tutti i soggetti interessati. Questo è il quadro. E non è cambiato.

I cartelli comparsi negli scorsi mesi lungo il tragitto che porta alla Corda Molle © www.giornaledibrescia.it
I cartelli comparsi negli scorsi mesi lungo il tragitto che porta alla Corda Molle © www.giornaledibrescia.it

Ieri in Consiglio provinciale Maurizio Libretti del Pd ha chiesto che la mozione sulla Corda Molle firmata da tutta la minoranza venisse rimandata alla prossima seduta, perché «su un tema così delicato e così importante per il territorio serve unanimità». Una posizione condivisa da molti consiglieri che hanno infatti accettato la richiesta. Precisiamo: la mozione impegnerebbe il Broletto a ribadire al Governo di farsi integralmente carico del pedaggio e a chiedere alla Regione di intervenire per coprire la metà dei costi.

Ma Libretti nel suo intervento ha sollevato anche un’altra questione. «La maggioranza ha annunciato un incontro con il ministero che non credo si concretizzerà considerando che siamo già a metà dicembre». Un dubbio lecito, a cui Togni – contatto a margine della seduta – ha replicato con un: «Posso dire che ci stiamo lavorando». Nessuna conferma e nessuna smentita dunque.

Unità

Per ora in Consiglio provinciale sulla Corda Molle sembra tenere la linea dell’unità d’intenti per il bene del territorio. Lo hanno confermato tutti i consiglieri in aula, senza rinunciare alle loro posizioni. Daniele Mannnatrizio ha voluto precisare che «è sensato riflettere insieme su un problema che parte da lontano»: d’altronde si discute sempre sulla responsabilità del pedaggio, che il centrodestra affida all’ex ministro Pd Delrio.

Il dem Filippo Ferrari ha invece chiesto che il tema non diventi una bagarre, ma ha anche evidenziato: «Siamo un po’ stufi di vedere che qui si facciano votazioni e poi negli eventi pubblici vengano fatte dichiarazioni senza pensare alle conseguenze. Per me il dichiarato è una presa di posizione politica».

Il Consiglio provinciale - © www.giornaledibrescia.it
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Insomma, se volessimo azzardare una lettura tra le righe: «Siamo tutti d’accordo perché la questione è di fondamentale importanza, ma sul metodo c’è ancora distanza». Non resta che aspettare per capire se ci sarà l’incontro a Roma che potrebbe aggiungere già quest’anno un nuovo tassello alla storia della Corda Molle o se invece la discussione sarà rinviata al prossimo anno.

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