Congrega, oltre 2,6 milioni di euro per combattere le povertà

Dall’housing sociale ai servizi alla persona, dalla beneficenza fino ai progetti per famiglie, minori, enti e associazioni: il report delle attività 2025 della Congrega della Carità Apostolica
Gli alloggi della Congrega in via Mazzucchelli - Foto © www.giornaledibrescia.it
Gli alloggi della Congrega in via Mazzucchelli - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Una vita stravolta in pochi minuti. Il cuore ha iniziato a battere all’impazzata, il respiro si è bloccato. Quella mattina Maria, che aveva 24 anni, stava dormendo serena accanto al suo bambino di 6 mesi. Bastò lo squillo del campanello all’alba e la divisa di un carabiniere per capire che qualcosa di brutto era proprio lì sulla porta con un’accusa pesante: complicità in traffico internazionale di droga.

La storia di Maria

Affidò il bambino al marito salutandoli con un abbraccio carico di disperazione. Rimase in carcere 4 infiniti giorni, il pensiero fisso al suo piccolo. Nella mente le stesse parole: «Non c’entro, non ho fatto niente». Poi un lungo percorso giudiziario concluso con l’assoluzione: Maria era innocente. A distanza di anni forte era il desiderio di ringraziare chi non l’ha lasciata mai sola, chi le ha dato fiducia, chi ha usato parole di gentilezza anche quando lei era solo una ragazza un po’ ingenua, un po’ disordinata. Ha ringraziato la Congrega per averle dato una casa per ripartire e per averla sostenuta.

La storia di Paolo

Paolo, classe 1940, da giovane, lavorava come doppiatore, circondato da artisti, viaggi, sogni. Viveva con leggerezza, tra bellezza e possibilità. Ma fu proprio il suo cuore grande, la sua generosità senza misura, a segnare l’inizio della caduta. Viveva per strada, afferrandosi all’alcol per non affondare. Non aveva famiglia né legami. Solo, silenziosamente, portava avanti i suoi giorni. Nel 2011, ormai anziano, trovò rifugio e stabilità in un monolocale del Quartiere Mazzucchelli. Solo nel 2016, dopo una caduta e una frattura, chiese aiuto e si rivolse alla Congrega. All’inizio era diffidente, ma sempre educato. Poco a poco si lasciò avvicinare. Nacque un legame fatto di rispetto, pazienza e fiducia. Paolo poté rialzarsi: fu sostenuto economicamente, accompagnato nei percorsi di cura, aiutato a rinnovare i documenti, un medico, una casa più pulita, un po’ di pace. Si è spento nel 2024 a 84 anni, il corpo era stanco e segnato, ma lui non era più solo.

L’attività

Si potrebbe continuare per pagine e pagine a raccontare le storie di chi ha ritrovato la speranza grazie al «sistema» Congrega della Carità Apostolica, antico sodalizio cui oggi fanno capo 13 fondazioni. Raccontare cos’è la Congrega in sintesi è impossibile, uno strumento utile è il report appena pubblicato sull’attività 2024; un vero è proprio libro che racconta, appunto, una storia straordinaria. Vediamo come viene definita la Congrega: «Un organismo che è, per origini e natura, complesso. Ci sono le erogazioni di beneficenza, c’è la rete istituzionale degli enti che ne compongono il sistema di carità, ci sono le case e i servizi alla persona. C’è dell’altro, ancora. Ci sono le persone, i loro vissuti, le attese, le fatiche e le speranze. Ci sono iniziative nuove da sorreggere e progetti che funzionano da anni, risultati e insuccessi, prospettive e quotidianità».

Fondazione Folonari © www.giornaledibrescia.it
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La beneficenza

Se diamo uno sguardo ai conti nel dettaglio, il valore delle erogazioni di beneficenza deliberate nel 2024 è pari a euro 1.955.949, di cui euro 968.432 in favore di organizzazioni ed enti di Terzo settore ed euro 987.517 a beneficio di persone e famiglie bisognose. A disporre le erogazioni sono gli organi indicati per ciascuna fondazione dallo statuto, che precisa anche i presupposti e i parametri per l’individuazione dei beneficiari. All’importo sopra indicato vanno sommate le spese sostenute dalla Congrega per i servizi gratuiti di ascolto, accompagnamento, assistenza e per le attività istituzionali pari a euro 708.793, che portano così il totale delle risorse impiegate complessivamente nell’azione di beneficenza del Sodalizio nel 2024 a 2,66 milioni di euro. Non è contabilmente valorizzata, quale ulteriore componente dell’attività erogativa, la differenza tra i canoni di mercato e gli affitti praticati per gli alloggi a destinazione sociale, che sono 457.

Prendersi cura delle persone

L’agire della Congrega poggia nei secoli sulle stesse convinzioni, si legge nel report: «Una comunità è forte e solida nella misura in cui riesce a prendersi cura dei fragili e degli indifesi. Lasciare “indietro” le persone non solo è immorale, ma è un segnale pericoloso di degrado per una civiltà. È il paradosso dei deboli, per lo più invisibili, e tuttavia necessari anche ai cosiddetti forti. Parrebbe irragionevole, eppure è esperienza che ciascuno può verificare nella propria vita al presentarsi di un bisogno di assistenza».

Ci sono sempre nuove sfide per la Congrega che evolve, insieme al proprio tempo, arricchendosi di strumenti adatti a dare risposte attuali. Il Sodalizio guarda al futuro sognando e provando ad inventare vie alternative. Perché nessuno si senta abbandonato e solo.

Corrixautismo - © www.giornaledibrescia.it
Corrixautismo - © www.giornaledibrescia.it

L’ente filantropico

La Congrega della Carità Apostolica è una fondazione iscritta nel Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) come ente filantropico. Questo nuovo inquadramento normativo, assunto a dicembre 2023, non ha tolto la natura tradizionale del Sodalizio che i bresciani conoscono come istituzione di beneficenza, privata e di ispirazione cristiana, laica e indipendente. La storia dell’ente trova riscontro negli statuti del Cinquecento, ma le sue origini sono più risalenti. Nel Duecento, infatti, sorsero in città alcuni consorzi caritativi, che furono le prime espressioni laicali di contrasto organizzato alle povertà. Dalla forma medievale della confraternita deriva l’appellativo di Confratello, tuttora in uso per chi, a titolo gratuito, offre il proprio apporto a servizio della Congrega. Sotto le ali del Pellicano, antico emblema del Sodalizio, si raccolgono oggi 13 fondazioni, la più recente nata a fine 2024 e intitolata alla professoressa Angela Gallia.

Il frutto della generosità e della fiducia, ricevute dai donatori nel corso di un cammino plurisecolare, unito ad un'attenta gestione, consentono ogni anno di rinnovare la risposta della Congrega «a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale» (art. 37, Cod.Ets).

La presentazione

Il report annuale è l’occasione per fare il punto di quanto fatto. L’appuntamento è per oggi – giovedì pomeriggio – al Museo Diocesano in via Gasparo da Salò in città. L’evento inizierà alle 17 con «Percorsi d’arte tra Congrega e Museo Diocesano», relatori don Giuseppe Fusari, storico dell’arte, e Annamaria Lombardi, servizi educativi del Museo Diocesano. Alle 17.45 «L’impegno dei Confratelli oggi: il report attività 2024»: Franco Bossoni, presidente della Congrega della Carità Apostolica, e Giuseppe Milanesi, confratello, dialogheranno con Mauro Salvatore, direttore del Museo Diocesano. Come si può leggere nel nuovo report: «I bilanci non mancano: per la Congrega della Carità Apostolica e le fondazioni amministrate sono tredici, pubblici, consultabili e depositati presso gli organi competenti quando richiesto. Grazie ad essi è minutamente e doverosamente documentata l’attività quotidiana della nostra realtà; nelle pagine che seguono se ne riporta una versione aggregata per offrire una visione d’insieme, pur se non semplificata, di una struttura che è articolata e varia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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