Collio, violenza sessuale su bimba: ottenuto il giudizio abbreviato

La madre della piccola, rimasta incinta, si è costituita parte civile: il 30 settembre l’uomo accusato dell’aggressione nel centro migranti sarà in aula
L'hotel che ospitava i migranti a San Colombano di Collio - © www.giornaledibrescia.it
L'hotel che ospitava i migranti a San Colombano di Collio - © www.giornaledibrescia.it
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Si è definito nell’udienza preliminare che si è aperta ieri il cammino processuale per il 29enne bengalese che lo scorso ottobre è stato arrestato dalla Polizia per la violenza sessuale aggravata nei confronti di una bimba di 10 anni che era poi rimasta incinta. Fatti che erano accaduti nell’estate precedente nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Collio dove l’uomo e la bambina, quest’ultima insieme alla madre, erano ospiti.

Davanti al Gup Valeria Rey, la madre della piccola, assistita dall’avvocato Vilma Formentini si è costituita parte civile in rappresentanza della figlia. La donna e la piccola immediatamente dopo i fatti sono state trasferite in una struttura protetta lontano dalla Valtrompia e sono seguite dai servizi sociali.

Nell’udienza di ieri mattina poi il difensore dell’imputato, l’avvocato Davide Scaroni, ha chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato condizionato a tre questioni: la prima riguarda alcuni chiarimenti dalla Polizia giudiziaria sulla copia forense del telefono dell’imputato e sui file che contiene, la seconda la richiesta di depositare in Tribunale i video registrati dal sistema di videosorveglianza del centro di accoglienza che avrebbero ripreso alcune situazioni determinanti per la ricostruzione dei fatti e che sono conservati dalla Questura, e infine la convocazione, come testimone, di un’altra persona a conoscenza di fatti e circostanze ritenute rilevanti.

L’udienza è stata aggiornata al 30 settembre quando saranno sentiti i due testimoni e anche l’imputato racconterà la propria versione dei fatti.

La vicenda era emersa alla fine della scorsa estate quando la piccola aveva lamentato dei dolori che nessuno era riuscito a spiegarsi. Dal centro di accoglienza per migranti era stata portata al pronto soccorso pediatrico dove era stata scoperta la terribile verità, la bambina era incinta.

Le indagini della Squadra Mobile della Questura avevano rapidamente raccolto gli elementi necessari per chiedere e ottenere l’arresto dell’uomo che, interrogato, non ha mai negato i rapporti con la bimba.

Nelle scorse settimane si è tenuto l’incidente probatorio e la bambina è stata ascoltata con tutte le garanzie e le attenzioni previste in questi casi e la sua testimonianza è stata ora cristallizzata agli atti. Anche alla luce di quanto emerso in quella sede l’avvocato Scaroni ha chiesto di condizionare il giudizio abbreviato alla verifica di alcune specifiche circostanze sia attraverso i video che l’audizione di persone che conoscono i fatti accaduti. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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