Collio, violenza sessuale su bimba: martedì in aula l’accusato
Si apre il prossimo martedì, il 16 settembre, davanti al giudice Valeria Rey l’udienza preliminare a carico del 29enne del Bangladesh arrestato il primo ottobre del 2024 con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una ragazzina di 10 anni. Entrambi ospiti, la bimba con la madre, del centro per richiedenti asilo allestito all’interno dell’ex albergo il Cacciatore di Collio, in Alta Valtrompia.
La scoperta
A seguito delle violenze la ragazzina era rimasta incinta, gravidanza poi interrotta, e proprio i dolori e i malesseri che aveva accusato dopo qualche settimana, che sulle prime sembravano inspiegabili, e per cui era stata accompagnata in pronto soccorso, avevano portato alla luce l’agghiacciante verità.
Le analisi
L’uomo, assistito dall’avvocato Davide Scaroni, non ha mai negato i rapporti sessuali e comunque le analisi del dna, eseguito dopo l’interruzione terapeutica, hanno confermato la sua paternità. Il 29enne si è sottoposto all’interrogatorio del pm e ha già fatto sapere che fornirà anche in aula la sua versione dei fatti. Nei mesi scorsi si è tenuto l’incidente probatorio che ha cristallizzato le dichiarazioni della piccola e della madre.
La chiusura
In seguito alla vicenda il centro migranti era stato travolto dalle polemiche, in un primo momento aveva scelto di accogliere solo donne e poi, nel marzo scorso, aveva definitivamente cessato l’attività.
La bimba e la madre sono state immediatamente spostate in un’altra struttura e sono seguite da un team di specialisti sia sotto il profilo medico che psicologico. I loro legali potranno provare a trovare un accordo anche su un risarcimento.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.