Colletta alimentare, 198 tonnellate di cibo donate: Brescia cresce del 5%

«È una maratona iniziata alle 7 del mattino e terminata in magazzino quasi all’una, ma soprattutto è il risultato di mesi di preparazione, di organizzazione, di riunioni e di un lavoro silenzioso che tanti volontari svolgono dietro le quinte»: così Enrico Baruzzi, responsabile provinciale della Colletta alimentare Enrico Baruzzi, commenta l’impegno della Giornata nazionale della Colletta alimentare di sabato.
I risultati
Non solo soddisfazione per la passione e la sollecitudine dei 3mila volontari bresciani che si sono divisi tra i 250 punti vendita e il magazzino dell’Ortomercato di via Orzinuovi, in città (il lavoro non è solo consegnare la borsa, chiedere ai clienti dei supermercati di riempirla e poi mettere bottiglie, biscotti e pasta negli scatoloni, ma anche compilare moduli e consegnare quanto raccolto nel magazzino all’ortomercato); c’è anche soddisfazione per quanto è stato donato e già stoccato, nella notte tra sabato e domenica, e pronto per essere distribuito.
In tutto sono state raccolte 198 tonnellate di alimenti non deperibili come pasta, omogenizzati, olio e scatolame, con un incremento del 5% sul 2024. Due anni fa furono raccolte 178 tonnellate con un incremento del 4% sul 2022. Una tendenza positiva dopo un 2022 che aveva visto un calo significativo, del 6% (nel 2021 erano state raccolte 171 tonnellate). Cresciuti anche i punti vendita aderenti, 250 (+4%).
Bene anche la raccolta in Lombardia: 1.950 tonnellate di alimenti donati (+5,4% su 2024) con 1.820 punti vendita (+1,5% su 2024) e 46 volontari. In tutto in Italia si è arrivati a 8.300 tonnellate di cibo non deperibile raccolto (+5%).

La generosità e la sensibilità, nonostante la crisi economica e i prezzi alti che si fanno sentire per molte fasce di reddito, sono ancora valori per gli italiani che sanno quanto sia difficile arrivare a fine mese: «Voglio rivolgere un ringraziamento speciale a tutti i volontari, sia quelli nei punti vendita sia quelli impegnati nella logistica e in magazzino - dice Baruzzi -. E un grazie enorme va anche a tutte le persone che hanno fatto la spesa per donare: ogni gesto, anche piccolo, ha contribuito a un risultato straordinario. Ancora una volta - conclude - Brescia ha dimostrato di essere una comunità profondamente solidale».
Il Banco alimentare
La colletta copre circa il 10 -12% di ciò che il Banco alimentare dona ogni anno; il 38% circa, poi, arriva da Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e il restante dalla grande distribuzione (in Lombardia vale circa 21mila tonnellate di cibo) che dona cibi vicini alla scadenza (si parla di mesi), o invendibile perché ammaccato durante il trasporto e con etichette rovinate.
Nel 2024 il Banco alimentare ha recuperate 1.672 tonnellate di alimenti; nei primi 5 mesi e mezzo del 2025, invece, 519.381 tonnellate. Questo per 111 associazioni. Brescia è l’iniziativa più significativa del Banco alimentare lombardo per dimensione e impatto territoriale, grazie al magazzino dell’Ortomercato una struttura da ben 1.400 mq.
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