Cittadella Innovazione, Poli: «Brescia non può più perdere tempo»

Anche il Comune si prepara a un passo decisivo: oggi nella riunione di Giunta si voterà la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la nascita della Cittadella dell’Innovazione. A raccontare l’urgenza e la direzione del progetto è l’assessore Andrea Poli, che non nasconde la fretta di accelerare. «L’idea del Protocollo – spiega Poli – nasce da un lavoro che dura ormai da due anni. Finalmente arriviamo a un punto formale, dopo tanto confronto. È un passaggio fondamentale per chiudere un capitolo legato alla forma e aprire quello operativo, per mettere davvero in piedi questa iniziativa».
La Cittadella, sottolinea, risponde a un bisogno reale e sentito. «L’obiettivo è dare risposte concrete a una domanda crescente, alle sfide di oggi. È un’esigenza antica, che ora è tempo di soddisfare». Il coinvolgimento delle istituzioni è un segnale chiaro: «Il fatto che i tre enti pubblici - Comune, Università e Camera di Commercio - si siano mossi insieme, compatti, dimostra che il sistema Brescia parte proprio da loro».

Sul tema caldo della sede, l’assessore al momento non chiude a nessuna ipotesi. «Quando abbiamo pensato alla Cittadella, abbiamo voluto un distretto, non una sola sede statica. Questo significa sinergie con tanti attori, e il Museo dell’industria e del lavoro può farne parte. Non è una sostituzione, la Cittadella non soppianterebbe mai il Musil, ma semmai si integrerebbe». Poli ribadisce: «Stiamo procedendo per gradi, abbiamo escusso la fideiussione del Musil e stiamo valutando. È un’opzione percorribile, tra le altre: resta tutto da esplorare. Non è solo una questione del Comune, però: serve coinvolgere la Fondazione Musil, Regione Lombardia e tutti gli altri soggetti».
La vera sfida adesso è la costituzione della Fondazione. «Il primo tempo è questo: arrivare a creare la Fondazione, con il dibattito e il passaggio in Consiglio comunale», un percorso che potrebbe traguardare in primavera. «Solo allora – ribadisce Poli – potremo aprire la partita delle partnership e, a cascata, quella della sede». E il tempo stringe, avverte l’assessore. «Stiamo perdendo una marea di tempo rispetto al mercato tecnologico e dell’innovazione, siamo già pesantemente in ritardo». Un rischio che Poli vuole evitare a tutti i costi: «Se non abbiamo questa consapevolezza, partiremo con un progetto stantio, destinato a non funzionare».
L’appello
L’appello è rivolto a tutti: «Bisogna accelerare, chiamando in causa le imprese e gli altri attori. Non serve costruire un quartiere newyorkese, ma continuare a fare quello che sappiamo fare meglio di altri. Altrimenti rischiamo di perdere del tutto un business e di essere esclusi dai nostri stessi mercati».
Ora la palla passa agli enti e alle imprese. La Cittadella è una sfida concreta per Brescia, un banco di prova sul futuro dell’innovazione e della competitività. «Se non acceleriamo – conclude Poli – rischiamo di restare indietro, e non ce lo possiamo permettere».
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