Cronaca

Certificati disabilità, lavoro di squadra per accelerare le pratiche

Il piano mette in campo nuovi medici e attiva commissioni in Valcamonica
Un signore sulla sedia a rotelle
Un signore sulla sedia a rotelle
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Dopo mesi di incontri, trattative e grande impegno per ottimizzare le (poche) risorse a disposizione, ora spunta un piano per accelerare l’espletamento delle pratiche di certificazione della disabilità in capo solo all’Inps come previsto dalla Riforma che Brescia sta sperimentando da gennaio. Un piano frutto di un lavoro di squadra culminato in una convenzione, che è stata presentata ieri durante un incontro convocato dalla Prefettura al quale hanno partecipato tutti gli attori coinvolti (dal Ministero alla Regione, dall’Inps ai sindacati fino all’Ordine dei Medici e alle Ats).

Prevede che il Dipartimento medico legale territoriale (trasversale alle quattro Asst bresciane, con Spedali Civili capofila), la Asst Valcamonica e l’Ats Brescia forniscano all’Inps personale di questi tempi difficilmente reperibile, per non dire introvabile. Una boccata d’ossigeno che, come riferisce Enrico Burato, direttore sociosanitario degli Spedali Civili, dovrebbe consentire il disbrigo di circa 300 pratiche in più ogni mese. E attivare una sede di commissione anche a Esine (negli spazi dell’Asst) perché la Valcamonica finora era sprovvista di questo servizio.

Incontro in Prefettura

Nel dettaglio il Dipartimento metterà a disposizione 4 medici legali per un totale di 20 ore a settimana. Si tratta di figure fondamentali: la Riforma prevede che in ogni commissione valutativa ci sia un medico legale, ma in Italia i medici legali purtroppo scarseggiano. Come spiega Burato, saranno impiegati, a rotazione, 4 ore al giorno per 5 giorni su 7, sempre fuori orario di servizio (verrà inviata la fattura all’Inps) in modo tale da non impattare sull’attività (già corposa) del Dipartimento. Attività che in futuro potrebbe crescere ulteriormente se andrà in porto l’ipotesi paventata nell’incontro di ieri di riportare in capo alle Asst l’espletamento delle pratiche di accertamento della disabilità per gli over 75.

Sono migliaia le richieste di accertamento ancora sospese
Sono migliaia le richieste di accertamento ancora sospese

Altri 9 medici (igienisti, medici del lavoro e geriatri) verranno forniti da Ats Brescia. E altri (con le stesse specialità) da Asst Valcamonica. Gli Spedali Civili organizzeranno i turni, al via già nel mese di ottobre. L’intento, si diceva, è quello di accelerare il lavoro di accertamento della disabilità considerato che questi certificati hanno un forte impatto personale (consentono di accedere a servizi e ausili preziosi), ma anche in ambito scolastico e occupazionale. In passato, quando il lavoro era in capo alle Asst e le procedure erano molto diverse, venivano emessi 30-35mila certificati l’anno.

Da gennaio, ossia da quando nel Bresciano e in altre otto province è scattata la sperimentazione della Riforma della Disabilità (estesa da ieri ad altre 11 province), al 31 agosto sono state presentate all’Inps 14.825 domande: 5.932 pratiche sono state portate a compimento; 3.428 hanno una visita convocata; le rimanenti 5.465 non hanno ancora ricevuto risposta. Quelle prese in carico sono quindi il 63% del totale. Il lavoro è stato svolto dall’Inps nei limiti delle risorse disponibili: mancano, dicevamo, i medici legali per comporre le commissioni. Alcuni sono arrivati da Roma e Palermo. Una speranza era riposta nel concorso lanciato dall’Inps su scala nazionale per reperire nuovi medici: la Lombardia ne attendeva un centinaio, ma quelli in arrivo saranno meno di 40.

Passo avanti

Oltre ad aver modificato l’iter, la Riforma ha anche messo al centro il «progetto di vita»: è in capo ad Asst e Comuni e viene già fatto nelle Case di Comunità (Punto unico di accesso), nel rispetto delle linee guida regionali. All’incontro di ieri era presente anche Bruno Platto, segretario dell’Ordine dei Medici, che in questi mesi ha sempre vigilato sull’operazione. Il piano presentato a suo avviso rappresenta un buon passo avanti che permette di affrontare insieme in modo serio il problema.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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