Appello del cardinale Pizzaballa: «Fine immediata della guerra a Gaza»
Il cardinale Pizzaballa incontra – a distanza – gli studenti dell’IIS Einaudi di Chiari. Nei momenti in cui, nel Mediterraneo, le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono a rischio abbordaggio da parte della Marina militare israeliana, il patriarca di Gerusalemme ha risposto alle domande elaborate dai 2.000 studenti clarensi proprio su quanto sta accadendo in Palestina, Israele e nel resto del Medio Oriente. A loro ha scritto una lettera anche papa Leone XIV.
Le parole
Dopo avere raccontato la «situazione più che drammatica a Gaza e anche in Cisgiordania», Pizzaballa ha rivolto lo sguardo al prossimo futuro: «Il piano in 20 punti (quello di Trump, ndr) ha diverse lacune e punti tutti da chiarire: non esiste però il piano perfetto, ma quello che funziona. Oggi questo vuol dire fare cessare gli attacchi e le vittime. Mi auguro quindi la fine immediata della guerra».
Sollecitato dai ragazzi, Pizzaballa si è soffermato sulle mobilitazioni e gli scioperi delle ultime settimane in Italia («hanno avuto una grande eco anche qui in Medio Oriente») e sulle prospettive: «Guerra e conflitto non sono la stessa cosa. Per trovare speranza bisogna capire che è necessario aprire un percorso nuovo, cambiare la narrazione intrisa di violenza. Il futuro non può prescindere dal fatto che la popolazione palestinese e quella israeliana, in qualche modo, dovranno costruire il proprio futuro, una accanto all’altra».
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