Caos passaporti, Benzoni attacca Piantedosi: «Solite non risposte»

Il ministro ridimensiona il problema: «La situazione si sta normalizzando. Aumento esponenziale delle richieste dopo la pandemia
Controlli dei passaporti nell'ufficio del commissariato in Carmine
Controlli dei passaporti nell'ufficio del commissariato in Carmine
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Il «caso passaporti» torna protagonista del question time in Parlamento. E con la terza interrogazione presentata dal gruppo «Azione - Popolari Europeisti Riformatori - Renew Europe» è il deputato bresciano Fabrizio Benzoni a confrontarsi col ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Il botta e risposta

A Brescia, d’altronde, l’attesa media per ottenere il documento di espatrio è di quattro mesi e ogni mattina i 120 posti aperti vengono bruciati in una manciata di secondi. Un problema cronico nella città della Loggia ma comune ad altre zone d’Italia.

Tanto che Benzoni ha annunciato al ministro la consegna di centinaia di lettere di lamentele da parte dei cittadini. «Viaggi di nozze rimandati, aziende che non possono partecipare alle fiere internazionali, anziani in difficoltà e senza risposte, agenzie di viaggio che non riescono a prenotare viaggi ai propri clienti privi di passaporti». Questo lo scenario esposto a Piantedosi dal parlamentare.

Il ministro, invece, ridimensiona il problema parlando di una situazione che «si sta normalizzando. Solo a gennaio abbiamo già rilasciato 250mila documenti in Italia e nel 2023 grazie ad uno straordinario impegno sono stati rilasciati due milioni e 750mila passaporti, un milione in più rispetto al periodo pre-pandemico».

Perché per il ministro è l’emergenza sanitaria ad aver fatto da spartiacque. «I ritardi sono riconducibili ad un aumento esponenziale delle richieste dopo l’emergenza pandemica. Oggi il passaporto viene richiesto anche come documento identità e non solo per espatriare».

Benzoni non ci sta e pungendo il ministro per aver esposto «le medesime ragioni di un anno fa» ricorda le promesse dell’ultima interrogazione parlamentare, come «il superamento del vincolo di territorialità tra le questure e i commissariati ma le confermo che non è ancora possibile prenotare in un’altra questura per ottenere il passaporto». Il titolare del dicastero resta fiducioso e punta tutto sul progetto Polis: «Ammodernerà il sistema e nei comuni sotto i 15mila abitanti saranno gli uffici postali a poter rilasciare i passaporti». Benzoni, invece, annuncia una quarta interrogazione se il problema non verrà risolto.

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