Il parroco vuole vendere i campi da tennis, striscioni a Botticino

Nadia Lonati
Don Dario Pedretti: «Manutenzione onerosa, la parrocchia ricaverebbe 450mila euro e potrebbe così estinguere il mutuo di 400mila acceso per l’oratorio»
Uno dei campi da tennis della parrocchia - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei campi da tennis della parrocchia - © www.giornaledibrescia.it
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Non per Jasmine Paolini o Jannik Sinner, né per Sara Errani e Andrea Vavassori. A Botticino Sera si parla di tennis per la decisione della parrocchia di vendere i campi di proprietà, in via Colombo.

La questione, che ha visto anche la comparsa in paese di un paio di striscioni, il primo a fine luglio, l'ultimo nelle scorse ore, e che ha raggiunto anche la piazza virtuale, sta generando qualche malumore, tra chi lamenta il fatto che di tale scelta non sia stata informata la comunità, a quanti si chiedono se vi siano margini di ripensamento.

Altre priorità

«Il progetto di vendita dell'area tennis – spiega il parroco don Dario Pedretti, interpellato sulla questione – non è nuovo, ma risale ad oltre una decina di anni fa, per dare ossigeno ai conti della parrocchia sui quali pendeva e tutt'ora pende un mutuo importante accesso per la sistemazione dell'oratorio. Dal momento che i campi sono un debito, sui quali paghiamo l'Imu, che i 2000 euro annui che riceviamo da chi li gestisce in seguito a convenzione stipulata anni fa di fatto non coprono neppure le utenze della luce, e che pastoralmente non servono, si è pensato alla vendita per estinguere il mutuo di cui prima si diceva, attualmente di circa 400mila euro, e avviare altre opere di sistemazione».

Queste ultime riguardano sempre l'oratorio e il campo da calcio in esso inserito, la cui sistemazione, a fine anni '90 comportò un debito di oltre 4 milioni di euro, e che ancora si sta cercando di azzerare: «Il sintetico del rettangolo di gioco è da rifare da tempo, ed è necessario anche per consentire a bambini e ragazzi e alle squadre dell'Uso Botticino di giocare in un impianto idoneo e sicuro, quanto alla struttura ci sono infiltrazioni non di poco conto che vanno risolte. L'area del tennis, che è edificabile, ha una valutazione di circa 450 mila euro, la sua vendita non solo consentirebbe di annullare il mutuo ma anche di dare il via ai lavori».

Rispetto al fatto che la decisione sarebbe stata portata avanti senza informare, il sacerdote smentisce: «È stata approvata dal consiglio parrocchiale degli affari economici, se ne è parlato in consiglio pastorale, ne è al corrente la curia che pure ha dato il suo avallo, ed è stata segnalata anche durante le celebrazioni già tre anni fa, quando c'erano problemi anche con l'allora scuola parrocchiale; quanti vengono a messa lo sanno. Non solo, per trovare acquirenti, avevamo contattato anche ditte del paese. A farsi avanti sono state poi tre ditte esterne, e vi è un progetto per cui stiamo aspettando il parere tecnico del Comune. Siamo in ballo da quasi due anni, in questo tempo nessuno mi ha mai contestato la cosa, chi ne vuole parlare sa dove trovarmi, e se qualcuno vuole aiutare, ben venga».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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