Dal caldo tropicale alla neve in montagna: la pazza estate del 2025

Temperature in picchiata dopo settimane sopra la media: minime a 14 °C in pianura, ma il fresco durerà poco
Il rifugio Garibaldi «spolverato» di neve
Il rifugio Garibaldi «spolverato» di neve
AA

Dal caldo record alle vette imbiancate, a volte il passo può essere molto breve. Pochi giorni fa eravamo alle prese con massime vicine ai 35-36°C e minime superiori ai 23-24°C, mentre ieri mattina ci siamo svegliati con valori di circa 14-15°C e in alta montagna è arrivata perfino una spruzzata di neve.

Una parentesi

Mettere i due eventi sullo stesso piano sarebbe però un grave errore: da un lato stiamo parlando di uno dei mesi di giugno più caldi di tutta la nostra serie storica, iniziata nel secondo dopoguerra, dall’altro di una parentesi fresca significativa, ma paragonabile a tante altre vissute in passato. Ieri la stazione meteorologica dell’istituto Pastori ha rilevato una minima di +16,2°C e stamattina, probabilmente, la colonnina di mercurio scenderà fin verso i 13-14°C. Si tratta senza dubbio di temperature inferiori alla media del periodo, ma lontanissime dai record storici: all’alba del 7 luglio 1962 l’osservatorio cittadino di viale Bornata rilevò una minima dal sapore pienamente autunnale, pari a +8,4°C.

La neve

  • La neve in Valcamonica
    La neve in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
  • La neve in Valcamonica
    La neve in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
  • La neve in Valcamonica
    La neve in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
  • La neve in Valcamonica
    La neve in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
  • La neve in Valcamonica
    La neve in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it
  • La neve in Valcamonica
    La neve in Valcamonica - © www.giornaledibrescia.it

Anche i fiocchi di neve, che in alcune zone si sono spinti fin verso i 2.200 metri di quota, non rappresentano un evento inedito per questo periodo dell’anno e impallidiscono di fronte all’agonia dei nostri ghiacciai, messi in ginocchio da un mese di giugno bollente. L’unica, vera «follia» meteorologica è legata proprio all’interminabile ondata di caldo anomalo che ha condizionato le ultime settimane. Ora, grazie alle correnti fresche giunte dai quadranti settentrionali, le temperature sono finalmente diminuite in tutta la provincia.

Il vento

Meritano un cenno anche le forti raffiche di vento, localmente superiori ai 100 chilometri orari, che hanno accompagnato questo repentino cambio di rotta. In ogni caso i più freddolosi possono stare tranquilli: nei prossimi giorni assisteremo ad un graduale rialzo termico, ma senza eccessi. Potremo così riscoprire il vero volto della bella stagione. Se la tendenza a medio-lungo termine sarà confermata, nel corso della prossima settimana le temperature torneranno ben al di sopra della media. Alti e bassi di un’estate in cui finora il caldo anomalo, eccezion fatta per questa breve parentesi fresca, ha recitato il ruolo di protagonista assoluto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...