Caino, colpito dal ladro sorpreso nel suo cortile: anziano in ospedale

Svegliato nella notte dai rumori, si ritrova a tu per tu con uno sconosciuto: necessari diversi punti di sutura
Carabinieri al lavoro - © www.giornaledibrescia.it
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Ha sentito rumori provenire dal cortile. Rumori ingiustificati, considerata l’ora. Si è infilato qualcosa addosso ed è sceso per andare a verificarne l’origine. Una volta nel suo giardino si è trovato a tu per tu con una persona che frugava dove non doveva essere e lo faceva con intenzioni tutto tranne che lecite.

Incontro ravvicinato

Tempo pochi secondi e quell’incontro si è rivelato tutto tranne che amichevole. Lo sconosciuto, sorpreso nel buio, ha allungato le mani. Per liberarsi e scappare prima che fosse troppo tardi, le ha utilizzate per guadagnare un po’ di margine. Purtroppo per chi l’ha subita, la manovra è stata efficace e particolarmente cruenta. Il padrone di casa è stato aggredito violentemente, è caduto al suolo, ha battuto la testa ed ha avuto bisogno dei soccorsi. Chi l’ha ridotto in quella condizione e poi lasciato in un lago di sangue sul selciato del suo cortile, ha dovuto desistere dai suoi propositi, se n’è andato a mani vuote, riuscendo comunque a scappare e, almeno per ora, a fare perdere le sue tracce nel buio della notte.

Una veduta di Caino © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Caino © www.giornaledibrescia.it

Il tentato furto, degenerato in una tentata rapina impropria, è accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Teatro dell’aggressione al malcapitato padrone di casa è stato il cortile di un’abitazione che affaccia su via Nazionale, a Caino: la strada che collega il capoluogo alla Valsabbia passando per le Coste di Sant’Eusebio. La colluttazione tra il padrone di casa e il malvivente, al momento ancora ignoto, si è verificata attorno alle 5 e 10 di sabato mattina.

Il proprietario di casa, un uomo del 1948 che vive da solo nell’abitazione a poca distanza dalla trattoria Leone, nella caduta si è procurato una brutta ferita alla testa. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, dopo essersi ripreso dalla colluttazione con il ladro, l’anziano è riuscito a mettere mano al telefono, a chiamare il fratello, che non vive con lui e i soccorsi. In via Nazionale, nel volgere di pochi minuti, è arrivata un’ambulanza del Cosp di Bovezzo, Nave e Caino e poco dopo anche una pattuglia dei Carabinieri per il primo sopralluogo. L’anziano è stato portato in ospedale, dove i medici lo hanno curato e gli hanno applicato alcuni punti di sutura alla testa.

La reazione

Le immagini della massiccia macchia di sangue sulle scalette che conducono nella casa della vittima hanno fatto in breve il giro del paese. C’è chi a Caino ha chiesto le ronde notturne. Un proposta che il sindaco Cesare Sambrici rispedisce al mittente. «Lasciamo governare la sicurezza a chi lo fa di mestiere. Anzi, mi sembra sia il caso di ringraziare i carabinieri per il lavoro che fanno e che hanno fatto anche l’altra notte. Le ronde? – si chiede il primo cittadino di Caino –  a che servono? A mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini chiamati a farle? E poi cosa facciamo? Li mandiamo in giro come i bastoni nel medio evo? Non è proprio il caso.

Volontari servirebbero per altro, magari per accompagnare gli anziani dal medico o per portare i bambini a scuola con il piedibus». Quanto all’episodio dell’altra notte Sambrici si dice dispiaciuto. «La violenza registrata in via Nazionale mi ha fatto particolarmente male. Tutte le volte che succede qualcosa ad un mio concittadino – conclude il sindaco – mi chiedo se ho fatto abbastanza. Provo come un senso di colpa. So che non posso farci nulla, ma è più forte di me».

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