Controlli della Locale nel Bresciano: 57 verbali, 7 patenti ritirate

Alessandra Portesani
Le attività rientrano nel progetto Smart 2025: coinvolti sei comuni, alcuni dei quali si trovano in provincia di Cremona
Controlli della Polizia locale
Controlli della Polizia locale
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Quattro serate di controlli straordinari e 176 veicoli fermati: successo per il progetto Smart 2025. Si è chiuso con un bilancio netto e articolato il ciclo di servizi straordinari di controllo del territorio previsti dal progetto regionale «Smart 2025 – Servizi di Monitoraggio Aree a Rischio del Territorio».

Le operazioni

Le operazioni, che si sono svolte nelle serate del 21-22 e del 28-29 novembre, hanno impegnato dai cinque ai sette agenti della Polizia locale in ogni servizio e hanno coinvolto sei paesi: i comuni dell’Unione Lombarda con Pontevico e Robecco d’Oglio come capofila, insieme a Verolanuova, Quinzano d’Oglio, Alfianello e Bordolano.

Le pattuglie di Polizia Locale, composte da agenti provenienti dai diversi Comandi e coordinate costantemente da un Ufficiale, hanno presidiato arterie stradali, zone a traffico intenso e aree pubbliche considerate sensibili: parchi, piazze, spazi di aggregazione giovanile e aree verdi.

Obiettivi

L’obiettivo era aumentare la sicurezza reale e percepita, contrastando comportamenti pericolosi e irregolarità diffuse. Nel corso delle quattro serate sono state controllate complessivamente 203 persone e 176 veicoli. L’attività ha portato all’emissione di 57 verbali al codice della strada e all’adozione di quattro provvedimenti di fermo o sequestro amministrativo.

Sono stati inoltre eseguiti 176 controlli alcolemici: cinque di questi hanno evidenziato violazioni, con conseguente ritiro di sette patenti. Accanto agli accertamenti legati alla guida in stato di ebbrezza, i controlli hanno interessato anche la sicurezza urbana e il rispetto degli spazi pubblici.

Gli agenti hanno riscontrato numerose violazioni minori, dall’eccesso di velocità alle soste d’intralcio nei pressi dei locali serali, passando per mancato uso delle cinture, omesse revisioni e mancanza di copertura assicurativa.

Durante le verifiche sono emerse anche due situazioni di guida senza patente, con documenti risultati falsi. Contestate inoltre irregolarità relative alla sosta negli stalli riservati alla ricarica dei veicoli elettrici e nei parcheggi destinati alle persone con disabilità.

Il commento del comandante

«Il progetto Smart 2025 – ha precisato il comandante dell’Unione Luca Familiare – ha dimostrato ancora una volta come il lavoro coordinato consenta di ottenere risultati concreti nella sicurezza stradale e urbana. Il sostegno di Regione Lombardia, unito alla sinergia dei Comuni e alla professionalità degli operatori, ha permesso di presidiare in modo capillare il territorio, rafforzando la percezione di sicurezza dei cittadini».

Le Amministrazioni comunali

Il bilancio dell’intervento è stato giudicato ampiamente positivo anche dalle varie Amministrazioni comunali. «L’obiettivo principale – sottolinea il vicesindaco con delega alla sicurezza e alla viabilità, Marcello Migliorati – è quello di consolidare una modalità operativa realmente condivisa tra tutti i Comuni aderenti. In queste sere è stato favorito un modello d’intervento coordinato e replicabile, capace di garantire uniformità d’azione e maggiore efficacia nei controlli, in piena coerenza con gli indirizzi di Regione Lombardia in materia di sicurezza urbana».

«Questo progetto ci permette non solo di rafforzare la presenza della Polizia Locale sul territorio, ma anche di farlo con una visione unitaria, superando i confini amministrativi e lavorando come un’unica squadra. È proprio questo approccio che consente di rendere più sicuri i nostri paesi, di prevenire i comportamenti a rischio e di aumentare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. I numeri registrati durante queste serate di servizio dimostrano che, quando si opera in modo coordinato e sinergico, i risultati arrivano. Continueremo su questa strada, investendo nella collaborazione tra enti e nella professionalità degli operatori, perché la sicurezza è un diritto che va tutelato con impegno quotidiano e con strumenti adeguati».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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