Rovato, il Parco delle Meraviglie aprirà in estate

A cinque anni dal primo sogno, il Parco delle Meraviglie vede finalmente il sospirato traguardo. L’area verde di viale Europa – concessa dall’Amministrazione comunale a un pool di realtà sociali capitanate dalle Acli – per realizzare il primo parco condiviso, sostenibile e progettato dal basso dovrebbe aprire i battenti quest’estate.
Da oggi, mercoledì 29 aprile, partono infatti alcuni interventi di muratura e di posizionamento delle attrezzature che dovrebbero mettere la parola fine alla lunga gestazione. A quel punto, mancheranno solo collaudo e le certificazioni per potere aprire i battenti.
Gran lavoro
«Nel corso di questi cinque anni – spiega Licia Lombardo, responsabile per le Acli di Rovato del Parco – il progetto è cambiato più volte. Abbiamo dovuto confrontarci, come volontari, con un mondo complesso come quello dei lavori, delle autorizzazioni e del rispetto di tutte le normative, fino a quelle europee. Una bella e lunga sfida, ma ora, finalmente, pare davvero che ci siamo. Crediamo di avere raggiunto una buona mediazione tra i sogni iniziali – nostri e dei bambini delle scuole del territorio – con i bambini e quello che è fattibile fare, garantendo un’ampia varietà di proposte. I bambini potranno camminare in equilibrio, passare attraverso o nascondersi tra i vari manufatti, lavorare i materiali, toccare diverse superfici con le mani e con i piedi, per scoprire tutto quello che possono fare».

Rete
L’idea di un parco realizzato in maniera green e partendo dalle esigenze di chi poi lo vivrà, come i più piccoli e le famiglie, era nata all’interno del circolo aclista in piena pandemia. Altre realtà si sono, poi, affiancate, come Fondazione Cogeme, Comune di Rovato, Eko Oglio Franciacorta e gli istituti scolastici.
«Vogliamo – aggiunge la Lombardo – aprire per l’estate. Era già il nostro obiettivo nel 2024 ma non è stato possibile (la zona, visti i lavori, è qualificata come cantiere, ndr), ora invece dovremmo riuscire a renderlo fruibile e utilizzabile». A quel punto, però, partirà una nuova sfida, sia di mantenimento economico che di condivisione: «Lanceremo una campagna di sponsorizzazione per aziende o realtà sensibili del territorio che credono in questi valori. Lo stesso varrà per la gestione, il processo dovrà essere partecipativo».
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