«Microinquinanti nello scarico»: Finchimica torna sotto la lente

I controlli straordinari eseguiti da Arpa nello stabilimento di Finchimica a Manerbio hanno permesso di rilevate sostanze inquinanti e in particolar modo la Spiroxamina in uno degli scarichi dell’azienda relativo alle acque di raffreddamento. Nel frattempo sono in corso degli accertamenti sui reticoli idrici della zona. E Arpa ha invitato Finchimica a condurre ulteriori analisi mirate.
La situazione
«Tra novembre 2024 e febbraio 2025 – si legge in una nota diffusa dal dipartimento di Brescia di Arpa Lombardia, guidato dalla dottoressa Maria Luisa Pastore, che si è occupato dei vari campionamenti – è stato condotto un controllo straordinario d’iniziativa con l’obiettivo di approfondire il contributo degli scarichi autorizzati alla diffusione di inquinanti peculiari di Finchimica al di fuori del perimetro dello stabilimento. Gli esiti analitici dei campioni condotti nei punti di scarico dello stabilimento indicano la presenza di microinquinanti e di Spiroxamina allo scarico parziale delle acque di raffreddamento Sp2 che, in quanto tali, non dovrebbero presentare sostanze tipiche del processo produttivo». Una situazione anomala e che necessita di ulteriori approfondimenti tanto che Arpa ha invitato Finchimica a condurre analisi mirate.
«È necessario e urgente – prosegue la nota – che l’azienda si attivi per individuare, mediante analisi mirate sui diversi flussi di acque di raffreddamento, l’origine della Spiroxamina e degli inquinanti derivanti dal processo produttivo. Inoltre, Finchimica dovrà rivedere scrupolosamente il tracciato delle acque di raffreddamento e le eventuali commistioni convogliate allo scarico Sp2».
Arpa sta lavorando anche su altri dati: la relazione inerente i campionamenti condotti sulle acque superficiali e sotterranee interne ed esterne allo stabilimento è ancora in fase di sviluppo. «Al momento – conclude la nota del dipartimento di Brescia – è in fase di redazione una relazione sulle attività di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, sia interne sia esterne allo stabilimento, condotte fra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025. Attraverso una valutazione integrata dei risultati verranno valutati i contributi dell’area industriale sulle matrici ambientali analizzate». Sostanzialmente incrociando tutti i dati raccolti Arpa cercherà di capire quale sia il grado di contaminazione degli elementi oggetto di monitoraggio, ad esempio acque sotterranee e terreni, presenti nella zona industriale.
L’auspicio
«Prosegue l’attività di monitoraggio e analisi condotta da Arpa, istituto nel quale riponiamo la più totale fiducia – spiega il sindaco Paolo Vittorielli –. Il Comune di Manerbio continuerà a vigilare con rigore sui dati emersi dalle verifiche in corso, mantenendo attivo il dialogo con le Istituzioni competenti e l’azienda, affinché gli esiti delle prescrizioni previste e le azioni di bonifica individuate portino nel minor tempo possibile ad un effetto positivo sul territorio».
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