Fdl su Brescia Musei: «Poche entrate e troppe spese, un insuccesso»
Spese per un milione e 57mila euro, entrate pari a 591.365 euro e in queste c’è un contributo integrativo della Loggia di 200 mila euro. Saldo di entrate e uscite dunque di meno 465.887 euro. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia snocciolano i numeri della mostra di Brescia Musei «Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552», che si è chiusa a febbraio a Santa Giulia. E annunciano che chiederanno l’audizione in commissione della presidente della Fondazione, Francesca Bazoli, «perché ci spieghi come mai l’allestimento non abbia avuto i risultati attesi, nonostante l’operazione di marketing, almeno per raggiungere il pareggio tra spese e entrate».
Numeri
«Se il Comune non avesse messo 200 mila euro ci sarebbe stata una perdita di quasi 700 mila euro – sottolinea il capogruppo Mattia Margaroli –. Questa Amministrazione si vanta molto delle azioni a livello culturale ma non si vedono i risultati dal punto di vista economico». Carlo Andreoli ricorda: «Ad agosto avevamo audito Brescia musei e portato all’attenzione la tanta discussa, in termini di risultati, mostra su Ceruti. Spese per oltre un milione di euro e solo 18mila visitatori. Ci avevano assicurato che i conti sarebbero tornati nella mostra successiva, quella sul Rinascimento e che si sarebbero raggiunti 35mila visitatori. Il totale dei biglietti invece è stato 25.798, di cui 19.143 mila paganti. Questi dati si commentano da soli».
Nini Ferrari porta i numeri delle mostre curate da Davide Dotti a Palazzo Martinengo per Fondazione Provincia di Brescia Eventi «perché dimostrano che sul territorio è possibile fare risultati». Ferrari precisa: «Nel 2022 “Donne nell’arte da Tiziano a Boldini” ha avuto 42.718 visitatori, nel 2023 “Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo” 45.117, nel 2024 “I Macchiaioli” 70.417, quest’anno “La Belle Epoque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis” è già a 75 mila». La consigliera rilancia con la proposta «di una bigliettazione integrata per il patrimonio stabile di Comune e Provincia ma anche per siti come Il Vittoriale».
«Cultura delegata»
Ma non solo, «anche eventi di arte contemporanea, dentro contenitori come il Palazzo delle Poste in piazza Vittoria»: per i consiglieri di FdI sono iniziative che potrebbero trovare posto nella politica culturale cittadina. Per Fratelli d’Italia siamo dunque «di fronte a un fallimento della politica della cultura di questa Giunta». «Chiediamo un deciso cambio di passo», rincarano la dose i consiglieri Giovanni Posio e Maria Chiara Fornasari. Ma l’attacco finale è ancora di Margaroli: «A noi sembra che questa Amministrazione abbia delegato la cultura a Brescia Musei come ha fatto per lo sport con la San Filippo. Non possono essere le controllate del Comune a decidere la politica cittadina».
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