A Brescia è di nuovo emergenza per l’inquinamento da ozono

In Lombardia è di nuovo emergenza ozono e a dirlo è l’associazione Legambiente Lombardia che nella giornata di ieri, venerdì 20 giugno, ha rilevato dati allarmanti: per la quarta volta in un solo mese si sono superati i livelli medi di ozono. Nella regione, ad eccezione di Bormio, i valori di concentrazione media del gas hanno superato la media di 120 mg/m3, imposta dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria. A Brescia il valore è stato di 158 microgrammi/m3, un dato preoccupante per la salute dei bresciani. La situazione più grave però è nella Bergamasca dove si sono raggiunti valori di picco di ozono superiori ai 240 microgrammi/m3. Tra le fonti più inquinanti ci sono le emissioni da traffico, soprattutto da motori diesel, e quelle industriali.
Legambiente Lombardia
«Quest’anno la situazione appare decisamente più critica rispetto al passato, visti i superamenti dei valori della soglia per l’esposizione acuta a questo gas fortemente tossico per le mucose respiratorie» ha dichiarato Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. «A non cambiare è anche la sottovalutazione del problema da parte delle istituzioni regionali che si guardano bene dall’attivare la necessaria informazione ai cittadini e le misure di limitazione delle fonti emissive, sebbene la Lombardia sia di gran lunga la regione con il più grave inquinamento da ozono in tutta Europa».
Come proteggersi
È preferibile evitare di svolgere attività all’aperto nelle fasce più calde del giorno, in particolare nelle prime ore pomeridiane. Inoltre è consigliabile consumare alimenti ricchi di antiossidanti come frutta e verdura di stagione che svolgono una funzione protettiva nei confronti dell’azione ossidativa dell’ozono sulle cellule.
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