Brescia, ruba profumi e minaccia la commessa con un coltello: arrestato

La Redazione Web
L’episodio ieri pomeriggio in corso Magenta. Gli agenti hanno fermato il 51enne intorno alla zona della stazione sequestrando la merce rubata e l’arma
Una parete di profumi
Una parete di profumi
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Ha minacciato con un coltello la commessa di un negozio dopo aver rubato dieci scatole di profumo: arrestato per rapina un uomo di 51 anni senegalese irregolare sul territorio italiano. È successo lo scorso pomeriggio all’interno del negozio Pinalli in Corso Magenta in città.
Gli agenti della Squadra Volanti della Polizia di Stato, giunti velocemente sul posto, sono riusciti a bloccare l'uomo, pluripregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, nelle vicinanze della stazione.
Il 51enne è stato sottoposto a perquisizione personale durante la quale gli agenti hanno trovato la merce rubata, il coltello utilizzato per commettere la rapina e un taglierino. Entrambi immediatamente sequestrati.
Il senegalese è stato portato in carcere per rapina aggravata e possesso illegale di armi, nonché per aver violato l’ordine del questore di lasciare il territorio nazionale.

Il commento del questore

In considerazione di quanto accaduto e della «spiccata pericolosità sociale» della persona arrestata, il questore di Brescia Paolo Sartori ha emesso nei suoi confronti la misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nel Comune di Brescia per i prossimi 4 anni, nonché un ordine di espulsione.
«Quanto accaduto rappresenta un ennesimo grave episodio di violenza commesso da un pluripregiudicato che ha ripetutamente dimostrato di non volersi integrare nel nostro Paese, violandone le Leggi e le più elementari norme di convivenza civile, non rispettandone le Istituzioni e commettendo reati di natura violenta – ha dichiarato il Questore Sartori – Ciò evidenzia quanto sia fondamentale mantenere un elevato e costante controllo del territorio per garantire la sicurezza dei cittadini».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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