CronacaBassa

Ad Azzano c’è un dipinto del santo Frassati donato dalla madre

Alessandra Portesani
Il quadro, che si trova nella chiesa parrocchiale, fu regalato nel 1938 all’Azione Cattolica del paese, che è intitolata proprio al giovane canonizzato domenica da papa Leone XIV
Il dipinto di Frassati
Il dipinto di Frassati
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Un dipinto del santo Pier Giorgio Frassati, con una storia che unisce generazioni e fede, è stato esposto nella chiesa parrocchiale di Azzano Mella. L’oleografia, che ritrae il giovane proclamato santo domenica in piazza San Pietro da papa Leone XIV, fu donata nel 1938 proprio dalla madre di Pier Giorgio alla nascente sezione dell’Azione Cattolica dei Giovani di Azzano, a lui intitolata.

«Oggi più che mai - precisa il parroco don Domenico Paini - quel dono tanto prezioso che una madre, con il cuore colmo di fede e memoria, affidò a una piccola comunità come la nostra, torna a parlare ai fedeli, ai giovani, ai cercatori di senso in un tempo speciale».

Non è un caso che il prezioso quadro, che in precedenza era appeso nelle sale dell’oratorio, in questi giorni - e sicuramente fino al 21 settembre, data d’inizio dell’anno catechistico - sia stato trasferito in chiesa.

La decisione è stata presa in occasione dell’iscrizione nell’albo dei santi di Pier Giorgio Frassati. «Frassati è il santo dei giovani, della carità vissuta nel quotidiano - prosegue don Domenico - e la nostra comunità cristiana ha la fortuna e il privilegio di poter conservare e ammirare questo quadro come fosse una reliquia, opera d’arte che ha trovato temporaneamente una nuova collocazione tra le navate della parrocchiale che ancora oggi custodisce viva la memoria del suo esempio». Secondo la tradizione locale, fu probabilmente un gruppo di ragazzi dell’oratorio a recarsi a Torino, città natale del santo, per ricevere questo dono prezioso dalla famiglia Frassati e riportarlo in paese.

Messaggio

«Per noi è davvero un onore custodire un dono così significativo - conclude don Domenico - non solo per il suo valore storico, ma soprattutto per il messaggio profondo che porta con sé. Questo quadro ci ricorda l’invito di un giovane, Pier Giorgio, a vivere la vita in pienezza, mettendo Dio al centro. In questi giorni ho incontrato diversi ragazzi in difficoltà, e credo che l’immagine del santo esposta in chiesa possa diventare per loro uno stimolo, un incoraggiamento. In quest’opera sono racchiuse virtù fondamentali: l’altruismo, l’attenzione verso gli altri, la voglia di mettersi in gioco. Pier Giorgio è un santo vicino a noi, un esempio concreto, capace ancora, e soprattutto oggi di parlare al cuore dei giovani. Perché ricordiamoci sempre che quando si fa il bene, si sta bene».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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