Papa Leone XIV proclama santi Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati
«I beati Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis li iscriviamo nell'Albo dei santi stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati tra i santi»: con questa formula ufficiale, pronunciata in latino, Frassati e Acutis sono stati proclamati santi da papa Leone XIV all'inizio della messa a Roma.
E in decine di migliaia, secondo una stima circa 70.000, hanno affollato piazza San Pietro per seguire la cerimonia. «I santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis mandano un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita ma ad orientarla verso tanto e a farne un capolavoro» ha aggiunto papa Leone XIV.
«Ci incoraggiano con le loro parole: “non io ma Dio” diceva Carlo, e Piergiorgio “se avrai Dio per centro di ogni tua azione, allora arriverai fino alla fine”. Questa è la formula semplice ma vincente della loro santità. È la testimonianza che siamo chiamati a seguire di gustare la vita fino in fondo e andare incontro al Signore nella festa del cielo» ha concluso il Santo Padre.
Chi era Carlo Acutis

Nato nel 1991 a Londra, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro, Carlo visse poi a Milano. Presto manifestò una fede vivida e contagiosa, che spontaneamente condivise con i coetanei. Fu un appassionato di computer e fu un assertore del fatto che la fede non deve essere estranea alla Rete e la Rete non deve essere refrattaria della fede. Fino all’ultimo, affrontò la gravissima patologia da cui fu colpito come testimonianza di amore per Dio. Per la sua santificazione, è stata ritenuta miracolosa la guarigione di un bambino brasiliano di sei anni, affetto da una rara anomalia congenita del pancreas.
Chi era Pier Giorgio Frassati

Frassati nacque a Torino nel 1901, da famiglia dell’alta borghesia. Il padre fu Alfredo: fondatore, proprietario e direttore del quotidiano La Stampa. Piergiorgio avvertì nitidamente una precoce sensibilità religiosa e l’intima necessità di consacrarsi al prossimo. Terziario domenicano, fu membro della San Vincenzo de’ Paoli, della Fuci e dell’Azione Cattolica. Il padre però sognava per lui una vita drasticamente diversa e si oppose alle sue scelte, denigrandole. Piergiorgio morì, per poliomielite fulminante, il 4 luglio 1925, lasciando un’indelebile testimonianza di fede.
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