Ascensore in Castello: aggiudicato l’appalto integrato

Il progetto dell’ascensore inclinato che collegherà Fossa Bagni con il Castello entra nella fase operativa con l’aggiudicazione dell’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera.
La gara europea, conclusa da Brescia Mobilità dopo un iter rallentato dalle verifiche sull’unica offerta pervenuta – un passaggio che il vicesindaco con delega alla Mobilità Federico Manzoni definisce «un’evidenza importante, che ci ha portati a sforare i termini proprio perché Brescia Mobilità ha svolto tutti i controlli del caso» – assegna l’intervento al raggruppamento composto da FL Costruzioni & Autotrasporti, A.B.P. Nocivelli e Maspero Elevatori, con A&I Progettazione Integrata incaricata della progettazione esecutiva.
La copertura dei costi del progetto (8,7 milioni di euro, Iva inclusa) è garantita, oltre che dal contributo regionale di 4 milioni di euro e statale (Italia City Branding 2020) per le spese di progettazione, dal cofinanziamento da parte di Brescia Mobilità per la parte residua.
Fase progettuale
Ora si apre la fase progettuale definitiva, che occuperà buona parte del 2025 e del 2026. «Nel corso del 2026 partiranno i lavori, così da confermare il timing annunciato –, spiega Manzoni –. L’obiettivo resta l’avvio del cantiere entro l’estate 2026, in coordinamento con l’arrivo della nuova linea tram Fiera–Pendolina, e la conclusione dell’opera entro la fine del 2027».
Caratteristiche
L’ascensore coprirà un dislivello di 80 metri e un percorso complessivo di 115, con una cabina in grado di trasportare fino a 40 persone. I tempi di salita previsti sono di due minuti e mezzo: un parametro che la sindaca Laura Castelletti sintetizza dicendo che «arriveremo in Castello in un attimo». Il progetto è stato anche modellato per garantire l’accessibilità universale, agevolata per persone con disabilità e anche per mamme e papà con passeggini.
L’intervento si inserisce nel più ampio ridisegno della mobilità nell’area di San Faustino e di Fossa Bagni, destinata a trasformarsi in un nodo di interscambio tra metropolitana, tram, autobus urbani, bikesharing e il parcheggio interrato.

«Qui arriverà la fermata del tram Fiera–Pendolina, sarà uno snodo importante insieme alle bici e al parcheggio» osserva Castelletti, ricordando che «già ora, con gli autobus, si arriva dal centro storico gratis attraverso la galleria». La sindaca lega il progetto anche al percorso di valorizzazione del colle Cidneo: «Il cuore del Castello è qualcosa su cui continuiamo a lavorare: dal recupero della palazzina degli ufficiali alla sistemazione del Specola Cidnea, dal vigneto urbano alla mostra dedicata al Museo di Scienze naturali. L’offerta del colle Cidneo è importante e questo diventerà un luogo centrale anche come opportunità da offrire ai turisti». L’arrivo del tram e dell’ascensore, aggiunge, «permetterà di ridisegnare la mobilità di San Faustino: chi percorre via San Faustino, turisti come bresciani, potrà accedere all’ascensore e arrivare in Castello».
Dal punto di vista tecnico il presidente di Brescia Mobilità Alessandro Marini ricorda che si tratta di «un ascensore inclinato di 115 metri, ben integrato nella vegetazione» e che l’idea è di affiancarlo a «un sistema di accoglienza», con l’intenzione di partire «nel più breve tempo possibile» e di «aprire il cantiere entro luglio, così da poter arrivare al Castello in ascensore a Natale 2027».
Per Marco Medeghini, direttore generale di Brescia Mobilità, l’opera si collega in modo diretto alla funzione di Fossa Bagni come punto di scambio: «Metro, autobus, Bicimia: dopo la stazione sarà il punto di raccordo più significativo, un valore aggiunto per l’intero sistema».
Nel complesso l’ascensore rappresenta un tassello della riorganizzazione complessiva dei flussi verso il Cidneo e del rapporto tra centro storico, mobilità pubblica e fruizione del Castello. Se i tempi saranno rispettati, tra due anni il nuovo collegamento sarà operativo e l’accesso alla collina fortificata potrà avvenire - come sottolinea, appunto, la sindaca - «con la possibilità di arrivare in Castello in un attimo». Presente anche Roberto Zini, presidente di Pro Brixia.
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