Strada facendo

Valorizzare il Castello di Brescia: l’esempio di Lubiana

Accanto alla realizzazione dell’ascensore sarebbe opportuno sviluppare anche aspetti museali, turistici, sportivi e di intrattenimento prendendo spunto da ciò che accade nella capitale slovena
Il Castello di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Durante le festività natalizie ho percorso le vie della Leonessa al cospetto del possente maniero che sovrasta il cuore della trama urbana d’impianto romano, ricordando che lo scorso dicembre la Giunta comunale cittadina ha approvato il progetto definitivo dell'ascensore del Castello.

L’entrata in funzione del «nuovo sistema meccanizzato di risalita», definizione degli uffici della Loggia, è prevista per il dicembre 2027. Per l’amministrazione cittadina la realizzazione «garantirà la piena accessibilità al Castello in modo comodo, conveniente e sostenibile, permettendo a cittadini, turisti e tutti coloro che si recano a Brescia per studio, lavoro o divertimento di raggiungere uno dei luoghi più suggestivi della città e vivere pienamente questa zona di Brescia, analogamente a quanto già avviene in altre realtà italiane ed internazionali».

L'ascensore partirà dalla zona di Fossa Bagni e porterà alla sommità del Cidneo, all'interno delle mura del Falcone d'Italia. Il viaggio durerà 2 minuti e 30 secondi in totale. La capienza della cabina è di 40 passeggeri per corsa, per un totale medio di persone trasportate pari a 768 per ora. Al di là dei dati tecnici, in questo spazio mi preme riflettere sulla valorizzazione e la frequentazione del Castello, guardando proprio all’esempio di una realtà internazionale, Lubiana, per immaginare la fortezza del colle Cidneo costantemente e non solo sporadicamente vivace, appunto come accade al Castello della capitale slovena.

Il timore è che l’ascensore aiuti, ma non basti. Non possa bastare. A Lubiana – 1.265.643 visitatori al Castello nel 2024 – si può toccare con mano cosa significhi allestire un’offerta attraente. Tra le mura della fortezza si trovano i Musei delle marionette e della storia slovena, un ristorante, un caffè. Spettacoli e concerti sono frequenti e i suoi spazi ospitano anche celebrazioni di matrimonio. Considerato che presto disporremo di un’adeguata modalità di trasporto collettivo, rispettosa dell’ambiente, serve sin da ora predisporre un progetto per sviluppare le vocazioni del Castello e del Cidneo: aspetti museali, turistici, sportivi e di intrattenimento, peraltro partendo da un’offerta culturale esistente tutt’altro che secondaria.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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