Arretrati Imu, il Comune chiede alla Rsa 250mila euro: polemica a Ghedi

Ineccepibile nella forma perché fatto a norma di legge, il Contraddittorio informato che il Comune di Ghedi ha avviato nei confronti della Casa di riposo in merito agli anni di imposta Imu 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024 e Tasi 2019 (250.000 euro in tutto) non convince tutti.
A nome delle opposizioni, Anna Guarneri l’ha contestato anche in Consiglio comunale: «Se è vero che la legislazione è ambigua (alcuni tribunali la vedono in un modo, altri in maniera opposta), è altrettanto vero che, prima di chiedere i soldi, si poteva aspettare un chiarimento normativo. Non a caso, altre Rsa non hanno chiesto il pagamento dell’Imu».
La questione è come «le bràghe de san Lorèns, che le sa slàrgo e le sa strèns»: variabile a seconda di come la si interpreta. Visto che la pretesa di essere esaustivi è illusoria e pericolosa, ci limitiamo ad un semplice riassunto, lasciando ad altri l’onere di stabilire da che parte stia la ragione.
La contesa
La contesa può essere riassunta con una domanda: le Rsa devono pagare l’Imu? Per l’Ufficio Tributi e Commercio del Comune sì. Nel Contraddittorio informato sta scritto che «il contribuente ha goduto di un’indebita esenzione in relazione all’immobile in violazione della normativa» e che «dalla documentazione fornita emerge chiaramente che i requisiti disciplinati dal legislatore per l’esenzione invocata e recepiti dall’orientamento consolidato della giurisprudenza di merito e di legittimità non risultano soddisfatti relativamente all’immobile oggetto del presente atto, in quanto lo stesso risulta destinato in parte ad attività diverse da quella assistenziali».
Nello specifico «si evince la presenza di bar, parrucchiere, cucina, lavanderia, farmacia, stireria, asciugatoio, sale da pranzo… Tali servizi sono, per loro natura, oggettivamente commerciali e non assistenziali». Chi la vede in maniera opposta obietta che questi servizi sono per ospiti della Rsa.
Perplesso Gabriele Girelli, presidente della Rsa, che dovrebbe stornare dal bilancio i 250.000 euro: un imprevisto che «rallenta l’iter per la realizzazione del nuovo centro Alzheimer che abbiamo in animo di costruire».
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