Aperto e pubblicato il testamento di Armani

Lo stilista scomparso a 91 anni ha lasciato due testamenti in forma segreta, ovvero scritti di suo pugno e messi in busta sigillata. La loro apertura risale al 9 settembre
Il maxi manifesto commemoprativo il giorno dopo i funerali di Giorgio Armani nella storica location di via Broletto a Milano - Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il maxi manifesto commemoprativo il giorno dopo i funerali di Giorgio Armani nella storica location di via Broletto a Milano - Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Giorgio Armani ha lasciato due testamenti in forma segreta, ossia scritti di suo pugno e messi in busta sigillata. Il primo è del 15 marzo scorso e il secondo del 5 aprile successivo. La pubblicazione dei due documenti, ossia la loro apertura dal notaio Elena Terrenghi, è del 9 settembre. È quanto risulta all'Ansa dall'archivio notarile di Milano. Al momento non si conoscono i contenuti. 

È noto come lo stilista, scomparso a 91 anni, abbia curato nei minimi dettagli, come era solito fare, la sua successione. Tra marzo ed aprile ha depositato due testamenti di cui lui solo, fino a l'altro ieri, conosceva il contenuto. Il suo intento era consegnare nelle mani delle persone a lui più care il futuro del gruppo, attribuendo un ruolo chiave alla Fondazione Armani, creata una decina di anni fa assieme al compagno e storico braccio destro Leo Dell'Orco e al banchiere Irving Bellotti di Rothschild Italia.

Lo stilista non ha figli e ha potuto quindi dividere l'eredità senza quote di legittima, che la legge riserva di norma ai parenti più stretti, in sostanza il coniuge e appunto i figli.

Chi eredita

Quindi a ereditare i beni e il gruppo saranno i tre nipoti, Silvana e Roberta, figlie del fratello Sergio morto tempo fa, e Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna, nonché Dell'Orco. In ballo non c'è solo il 99,9% del gruppo della moda, ma un patrimonio immobiliare che comprende tra l'altro la villa a Pantelleria, la residenza estiva a Forte dei Marmi, dove si trova anche il locale La Capannina acquistato di recente, la casa milanese di via Borgonuovo, Villa Rosa nell'Oltrepò Pavese e altre residenze a Saint Moritz, Parigi e Saint Tropez. Senza contare le opere d'arte. Infine si ipotizza negli ambienti anche ci siano lasciti a persone che sono state al fianco di Armani fin dagli inizi della sua attività, che hanno lavorato con lui e per lui, e magari anche a enti benefici o a sostegno di cause sociali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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