CronacaGarda

Anziana strangolata, Puegnago è sconvolta: «Mai successa una cosa così»

Alice Scalfi
Il paese è sgomento dall’uccisione di Santina Delai, trovata morta ieri mattina in casa: nella notte la confessione del figlio
I carabinieri fuori dall'abitazione di Santina Delai a Puegnago del Garda - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
I carabinieri fuori dall'abitazione di Santina Delai a Puegnago del Garda - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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Non era mai accaduto nulla di nemmeno lontanamente paragonabile a Puegnago. Men che meno a Mura, località del pieno entroterra della Valtenesi, tra gli olivi e i vigneti. Un luogo dove tutti si conoscono, lo ha confermato anche il sindaco Silvano Zanelli, e dove quel po’ di movimento che si registra, si registra proprio sulla provinciale che passa davanti a casa di Santina Delai, la strada che collega Puegnago a Polpenazze. Spingendosi ancor più all’interno, solo un grappolo di case e poi la boscaglia, altre coltivazioni.

La donna uccisa, strangolata e ritrovata ieri mattina all’alba, viveva in una villetta bifamiliare. A una ringhiera di distanza, la palazzina di tre piani al cui livello più alto si trova l’abitazione del figlio, Mauro Pedrotti, che ha confessato nella notte, e della moglie Giacomina. Sembra che i suoi più stretti vicini non si siano accorti di nulla, perché a quell’ora ancora nel sonno.

Il cane di una famiglia che vive a qualche decina di metri di distanza, invece, in quei momenti non smetteva di abbaiare: «Forse – è il pensiero di uno dei vicini – si sarà accorto che stava accadendo qualcosa».

Le persone che abitano a Mura raccontano di un contesto tranquillo, messo in una certa agitazione nell’ultimo periodo: anche nella piccola località di Puegnago, infatti, negli ultimi mesi non sono mancati tentativi di furto, in qualche caso andato a segno, anche se il più delle volte i malviventi si sono allontanati senza raggiungere l’obiettivo, o non appena scoperti.

Di certo, nessuno si aspettava un omicidio e ora il sentimento è di incredulità, resa ancor più forte dalla confessione del figlio. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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