Alstom blocca l’idrogeno: dubbi per i treni sulla Brescia-Iseo-Edolo

Alstom sospende le attività di sviluppo dei treni a idrogeno, chiudendo la divisione Alstom Hydrogène, per mancanza di fondi pubblici. È quanto riferisce l'azienda alla stampa francese spiegando che comunque verranno rispettati gli ordini in corso.
Tra questi figura la commessa del novembre 2020 per conto di Fnm (Ferrovie Nord Milano), che prevede la fornitura a Trenord di 6 convogli a celle a combustibile a idrogeno, con opzione per ulteriori 8 nell'ambito del progetto «H2iseO Hydrogen Valley». Si tratta del Coradia Stream, dotato di celle a combustibile a idrogeno, con una capacità totale di 260 posti a sedere e un'autonomia superiore a 600 km.
I verdi
«Si dimostra sempre più sbagliata, costosa e inefficiente la scelta di Trenord e di Regione Lombardia di lanciarsi nella tecnologia dei treni ad Idrogeno – sottolinea Dario Balotta, responsabile trasporti di Europa Verde e co-portavoce a Brescia –. Quella dei treni a idrogeno rischia di diventare una tecnologia obsoleta ancor prima di svilupparsi».
Balotta è tornato anche sul costo dei convogli. «L’azienda lombarda li aveva acquistati, senza gara, ad un prezzo triplo – 12 milioni di euro – rispetto a un analogo treno elettrico: ora si troverà senza pezzi di ricambio e senza la fondamentale assistenza manutentiva del costruttore. Solo una cosa è certa, tutto il progetto che costerà almeno 400 milioni di euro, sarà un salasso per la spesa pubblica e non porterà alcun miglioramento ai pendolari della Valle Camonica e Lombardi».
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