Le anomalie di agosto nel Bresciano: 39 gradi nel 2003, 7 nel 1963

Quest’anno, dopo una seconda decade di agosto estremamente calda, l’estate ha deciso di riproporci un classico del passato: la proverbiale «burrasca di Ferragosto». Con un leggero, trascurabile ritardo, gli ultimi due giorni hanno segnato una vera e propria svolta, che ha dato il via al lungo periodo di transizione fra la stagione calda e l’autunno. Fino a pochi decenni fa il declino estivo iniziava intorno a metà agosto, mentre in settembre le ultime, timide parentesi calde, più che sopportabili, si alternavano ai primi brividi autunnali. Poi, a causa dei cambiamenti climatici, il meccanismo si è inceppato e le ondate di caldo anomalo sono diventate sempre più frequenti e tardive.
Caldo e freddo record
Uno dei casi più clamorosi risale a due anni fa, quando la terza decade di agosto portò con sé picchi termici eccezionali: nel pomeriggio del 22 agosto 2023 la stazione meteorologica di Ghedi rilevò una massima di +37,3°C. Se prendiamo in considerazione tutto il mese di agosto, sfogliando le pagine degli annali dell’istituto Pastori scopriamo che gli estremi storici vanno dai +7,6°C del 1963 ai +39,2°C del 2003. Il protrarsi delle ondate di caldo non ha risparmiato quello che, secondo il calendario meteorologico, è il primo mese d’autunno: fra i tanti esempi, spiccano i +33,3°C raggiunti il 6 settembre 2008.
Se vi state chiedendo quale sia il record di freddo mensile, ecco la risposta: all’alba del 27 settembre 1972 la colonnina di mercurio, a Brescia, scese fino a +3,0°C. Negli ultimi anni le «follie» climatiche hanno superato ogni immaginazione, regalandoci scorci estivi senza precedenti anche in autunno inoltrato: basti pensare ai +31,3°C misurati in città nel pomeriggio del 9 ottobre 2023.
Gli sbalzi
Merita un cenno anche lo sbalzo da record avvenuto nel 1997: l’11 ottobre la temperatura raggiunse i +29,0°C, mentre il 30 ottobre scese fino a -5,8°C, con un’escursione termica di quasi 35 gradi in meno di tre settimane. Tornando al presente, non è possibile fare previsioni attendibili sull’andamento dei prossimi mesi, ma almeno fino ai primi di settembre chi soffre le alte temperature potrà stare tranquillo.
Non mancheranno le fasi stabili e calde, tuttavia i rialzi termici rimarranno entro limiti ragionevoli e il bilancio dell’ultima decade di agosto non sarà caratterizzato da anomalie rilevanti. In sintesi, non c’è motivo di preoccuparsi: la possibilità di ritrovarci sotto la soffocante cappa di afa che ha condizionato la parte centrale di questo mese è pressoché nulla.
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