Aggressioni e rapine in Stazione a Brescia, arrestati sei ragazzi

Sei ragazzi tra i 18 e i 22 anni sono stati arrestati da Polizia e Carabinieri nel corso di una operazione scattata nelle scorse ore. Si tratta di giovani di origine tunisina ritenuti responsabili di rapine e aggressioni avvenute nella zona della stazione ferroviaria tra gennaio e marzo.

Nella maggior parte degli episodi, le modalità sarebbero state simili: la vittima veniva avvicinata con una banale scusa, per poi chiederle di consegnare cellulare, portafogli o oggetti preziosi indossati. Spesso, al rifiuto della vittima, gli indagati avrebbero reagito violentemente picchiando i ragazzini finiti nel mirino.

La richiesta d’arresto in carcere è per Mohamed Amine Ben Hassen, Morsi Ben Salem, Khouna Seif Eddine, Ahmed Labeoui, Helmi Gharsslwoi, Mohamed Essousi.

Secondo il gip «la massima misura – richiesta dal Pubblico Ministero – appare certamente
proporzionata alla gravità dei fatti contestati agli indagati». Stando agli atti di inchiesta «ben Hassem vanta numerose denunce a piede libero per reati in materia di stupefacenti; Alayed risulta essere stato denunciato per rapina, ricettazione, ed arrestato in flagranza per furto e resistenza a Pubblico Ufficiale; Ben Salem Morsi annovera precedenti di polizia in materia di stupefacenti; Gharsslwoi risulta essere stato più volte arrestato per rapina, furto in abitazione, furto semplice; Ben Souda annovera un precedente per resistenza; Essoussi annovera numerosi precedenti di polizia per svariati reati contro il patrimonio, anche con l'uso di violenza alla persona».

Per il gip che ha firmato gli arresti, al centro dell’inchiesta ci sono episodi che danno conto di come il «reato predatorio, per gli indagati, sia più che altro una occasione attraverso cui sfogare i più turpi ed incontrollabili istinti, per dare libero sfogo alla violenza, per affermare una superiorità basata unicamente sulla forza».