Adunata nazionale degli Alpini a Brescia: «Adesso al lavoro»

Una vittoria corale, una rivincita sentita, una promessa da mantenere. L’annuncio ufficiale che sarà Brescia a ospitare l’Adunata nazionale degli Alpini nel 2027 ha acceso l’entusiasmo dei vertici locali dell’Associazione nazionale alpini. In testa Enzo Rizzi, presidente della Sezione di Brescia, che dopo la delusione per la mancata assegnazione dell’edizione 2026, andata a Genova, si gode una rivincita dal sapore dolcissimo.
In città
«Come si suol dire, giornata da incorniciare» commenta. «È stata una vittoria corale, di tutti: degli alpini bresciani e della nostra gente. Abbiamo capito che se Brescia si unisce può fare grandi cose. Questa volta ci abbiamo creduto fino in fondo, e il risultato è arrivato». A fare la differenza, secondo Rizzi, è stata una miscela di esperienza, determinazione e narrazione del territorio: «Di fronte avevamo una città come Verona, forte e ben strutturata. Ma abbiamo presentato un video intenso, che parlava di montagna, di valori, di memoria. Dopo la delusione dell’anno scorso ho voluto insistere. Comune, Provincia, Regione: tutti mi hanno detto “riprovaci”. Così ho convinto tutti a rimettersi in marcia. Insieme abbiamo portato a casa il risultato».
Ora l’entusiasmo lascia spazio al lavoro. «A breve verrà costituita la Commissione “Adunata 2027 Brescia” – spiega Rizzi –. Due anni sembrano tanti, ma per un evento così sono pochi: c’è molto da fare, tra normative, logistica ed eventi preparatori. Brescia però è pronta: abbiamo strutture e infrastrutture adeguate, dalla metro agli ospedali, dalle aree verdi agli oratori che hanno offerto la propria disponibilità». Il pensiero va ai giovani. «Questa adunata la voglio dedicare a loro. Mi aspetto che tornino ad avvicinarsi ai grandi valori della vita e al rispetto per i nostri caduti, che ci hanno permesso di vivere in un’Italia libera e democratica. L’adunata è anche un omaggio alla memoria».
Valcamonica

Dal cuore della città alla Valcamonica, la soddisfazione è la stessa. Ciro Ballardini, presidente della Sezione camuna, ha annunciato la notizia in Valle con emozione: «Questa assegnazione è il giusto riconoscimento per tre sezioni che si impegnano da sempre e rappresentano un punto di riferimento all’interno della nostra associazione nazionale». Anche per lui la sconfitta dell’anno scorso è stata uno stimolo. «Questo risultato è dovuto certamente alla determinazione e all’impegno del presidente di Brescia – aggiunge Ballardini –, dopo la delusione, che ancora un po’ brucia, per la scelta di Genova. Sono convinto che l’Adamello, Nikolajewka e Salò meritano questa Adunata, anche solo per l’impegno messo in campo da tutti i volontari». La Valcamonica ha già promesso 500 giornate di volontariato e 25mila euro di contributo economico.
Monte Suello
Dal Garda e dalla Valsabbia, il presidente della Sezione Monte Suello, Sergio Poinelli, commenta: «L’adunata a Brescia nel 2027? La notizia fa molto piacere, anche se provo un poco di tristezza. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con gli amici veronesi e so che anche loro erano pronti. Se la scelta fosse stata Verona sarebbe stata comunque meritata».
Poi l’orgoglio prende il sopravvento: «Siamo contenti e soddisfatti. Sinceramente non mi aspettavo che i voti per Brescia sarebbero stati 13 a 9. Siamo stati avvantaggiati anche dal fatto che con noi in campo ci sono tre Sezioni che contano oltre 20mila alpini».
Con circa 4.700 soci, 57 gruppi e sei zone operative, la Sezione di Salò si prepara. «Il 2027 arriva in un attimo – afferma Poinelli –. Non basta dire che siamo soddisfatti. Bisognerà mettersi a fare per organizzare un’adunata dignitosa». L’esortazione finale è nello stile alpino più puro: «Zaino in spalla fin da subito e avanti tutta, come sappiamo fare noi Alpini».
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