A Gardone Valtrompia troppi camper nei parcheggi: serve una soluzione

Barbara Fenotti
Per risolvere il problema si vagliano due ipotesi: spazi gratuiti con telecamere o una zona attrezzata a pagamento con allaccio elettrico
Un camper in sosta - © www.giornaledibrescia.it
Un camper in sosta - © www.giornaledibrescia.it
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La presenza dei camper sul territorio torna all’attenzione del Consiglio comunale. Dopo alcune segnalazioni l’Amministrazione di Gardone Valtrompia guidata dal sindaco Giuliano Brunori aveva chiesto alla Polizia locale di avviare un monitoraggio per capire quanti camper sono parcheggiati in paese e in quali zone. L’obiettivo finale era valutare la possibilità di individuare un’area specifica per la sosta di questi veicoli, distinguendo tra un semplice parcheggio oppure una zona attrezzata con servizi.

La ricognizione

«A gennaio abbiamo chiesto al comandante della Locale di effettuare una ricognizione sui camper presenti a Gardone - ha spiegato il primo cittadino -. L’indagine ha rilevato 24 mezzi distribuiti in diversi punti: otto si trovano nell’area del cimitero, di cui cinque o sei nel parcheggio vicino alla distribuzione dell’acqua e due o tre in via Alfieri. Altri camper sono stati segnalati nella zona di Padile, uno nel nuovo parcheggio di via Matteotti, in una posizione non ideale perché riduce la visuale, e quattro nel parcheggio vicino alla caserma dei Carabinieri». Come ha ricordato il sindaco stesso, la normativa non distingue tra auto e camper quando si tratta di stalli. «Da un punto di vista del regolamento i camper sono equiparati alle autovetture - ha spiegato Brunori -: come le auto possono sostare nei parcheggi, così possono farlo anche i camper. Gli unici casi problematici riguardano i mezzi che tendono a uscire dagli stalli previsti».

Il tema, già dibattuto in passato in Consiglio comunale, è stato risollevato dal capogruppo dell’opposizione Roberto Bondio. «Abbiamo deciso di dare mandato agli uffici affinché elaborino un piano finanziario per la realizzazione di un’area camper - ha annunciato il sindaco -. Le opzioni sono due: una senza servizi, che preveda solo stalli, illuminazione e videosorveglianza, oppure una zona attrezzata con ingresso controllato, corrente elettrica e scarico delle acque reflue». La seconda ipotesi comporterebbe costi maggiori, e quindi un contributo da parte dei proprietari dei camper.

«È chiaro che un’area attrezzata richiederebbe una tariffa, mentre un parcheggio semplice resterebbe gratuito - ha aggiunto il sindaco -. Ma la questione va gestita anche sul piano del comportamento: il Codice della Strada consente la sosta libera, quindi non si può obbligare nessuno a spostarsi in un’area a pagamento». Più che di divieti, dunque, si parla di scelte consapevoli e sicurezza. «Un’area attrezzata - ha aggiunto Brunori - garantirebbe al camperista di lasciare il proprio mezzo in un luogo sicuro e controllato. Non c’è alcuna preclusione sul tema, che era già alla nostra attenzione: vogliamo solo affrontarlo in modo ordinato e sostenibile».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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