A Brescia i single aumentano e spendono più di chi vive in famiglia

Il gap economico si riscontra praticamente in tutti i settori: per l’abitazione i costi sono del 156% in più rispetto ai nuclei composti da tre persone
I single rappresentano una fetta considerevole e in continua crescita della nostra società - © www.giornaledibrescia.it
I single rappresentano una fetta considerevole e in continua crescita della nostra società - © www.giornaledibrescia.it
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C’è chi, come Alberto Sordi, non vuole estranei per casa, c’è chi è rimasto vedovo (anzi, statisticamente più facile che sia una vedova), c’è chi è separato o divorziato. E poi ci sono ovviamente i giovani che provano l’ebbrezza della vita autonoma. Eccoli i single, una categoria che rappresenta una fetta considerevole (e in continua crescita) della nostra società. Fino a qualche decennio fa, la vita da single era percepita come uno stato temporaneo, superabile con il matrimonio o la formazione di una famiglia. Oggi, invece, sempre più persone (finalmente libere da obblighi sociali che caratterizzavano il passato) scelgono consapevolmente di vivere da sole, sia per dedicarsi alla carriera sia per un desiderio di autonomia.

I dati

In Italia, ben 8,8 milioni di persone vivono sole e si trovano ad affrontare un costo della vita quasi doppio (+80%) rispetto a quello per ciascun membro di una famiglia media di tre persone. Nel Bresciano i single sono circa il 35% della popolazione (il dato è molto più alto al Nord rispetto al Sud), stiamo parlando quindi di circa 400mila persone. Ma come purtroppo spesso accade, non è tutto ora quello che luccica.

Difficoltà

La certifica arriva da un recente studio di Coldiretti: vivere da single costa molto, molto di più che vivere in famiglia. Chi sta solo deve affrontare un costo della vita quasi raddoppiato (+86%) rispetto a quello pro capite di una famiglia tipo di 3 persone, con una situazione aggravata dall'inflazione. Il gap economico, sottolinea l’associazione degli agricoltori, si riscontra praticamente in tutti i settori.

Alimentari

La spesa media per alimentari e bevande di un single è di 337 euro al mese, il 53% superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 3 persone che è di 220 euro. La motivazione è presto detta, ed è facilmente immaginabile soprattutto da chi è abituato a fare la spesa. Da un lato c’è la necessità di acquistare maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati, che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali. Per non parlare di rifiuti che si producono, ma questo è altro tema. C’è anche una maggiore predisposizione agli sprechi, a rendere più salato il conto è poi pure la tendenza, specie delle fasce più giovani e con meno tempo a disposizione a causa del lavoro, ad acquistare piatti pronti e ultra-trasformati, che costano di più.

Ciò causa, sottolinea ancora Coldiretti, un duplice danno, al portafoglio e alla salute, considerato che si tratta spesso di pietanze con l’aggiunta di aromi, esaltatori, di sapidità, emulsionanti, edulcoranti, addensanti, agenti anti-schiuma, glassanti e molto altro, in varie fasi della produzione.

Casa e bollette

E non è certo finita qui, perché se si guarda all’abitazione e alle bollette per le persone sole, continua Coldiretti, l’aumento di costi è più del doppio (156%) rispetto alla media pro capite di una famiglia tipo di tre persone. D’altra parte gli appartamenti e le case più piccole hanno prezzi più elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto, usare l’automobile da soli costa di più come pure riscaldare un appartamento.

Altri settori

Il divario si riflette anche su altri aspetti della vita quotidiana, con rincari significativi nella salute (+87%) e nei trasporti (+16%). La figura del single moderno, ci raccontano gli esperti, non è più quella della persona isolata. Tuttavia, a fronte di queste nuove opportunità, persiste un rischio economico. I single, infatti, non possono contare sul supporto economico di un partner.

Come detto all’inizio, non dobbiamo dimenticare che la scelta di vivere da soli non è sempre volontaria, sempre più spesso è una conseguenza dell’invecchiamento, con un numero crescente di anziani che si ritrovano soli in casa e fanno fatica a far fronte alle spese di ogni mese.

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