Tremosine e Campione, due luoghi complementari che offrono una miglior prospettiva

Una in alto sul Garda e l'altra a filo lago, ma entrambe consentono di godere appieno di un borgo famoso per la Strada della Forra
La Strada della Forra - © www.giornaledibrescia.it
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Strada Provinciale 38 della Forra, Tremosine. Un tempo era a doppio senso di percorrenza e t’inerpicavi con l’auto sperando di non incontrare nessuno in senso contrario: quando ciò accadeva pregavi le divinità che assistono le manovre pericolose. Una specie di sfida. Ora tale percorso è a senso unico in salita e per la discesa meglio servirsi delle strade più comode, sebbene meno panoramiche, che esistono da decenni. Ma lei resta lei, nella sua languida sinuosità scavata nella montagna.

Progettata da un ingegnere senza laurea nel torrente Brasa, la Strada della Forra è un’opera così ben riuscita da fondersi con le volute della pietra. Sali dentro la roccia, entri nella roccia, diventi roccia. Questa salita, definita da Winston Churchill l’ottava meraviglia del mondo, funziona così. È un viaggio immersivo, non fine a se stesso. Conduce a Tremosine, borgo appoggiato a un gigantesco sperone di roccia e diviso in varie frazioni, tra cui la Pieve, con in centro la chiesa di San Giovanni Battista, dal cui sagrato si vede a picco il lago, di faccia la mole del Baldo e intorno terrazze a strapiombo sul Garda.

Fuori dalla chiesa campeggia un affresco di San Cristoforo, patrono di pellegrini, facchini, barcaioli, ferrovieri e pendolari. Era ritenuto un gigante (d’altronde come fai ad aiutare chi è stremato dalla fatica di un qualsivoglia viaggio defatigante se non sei enorme o santo o entrambi?) ed è servito, e serve, un po’ a tutti. Mica facile arrivare qui in passato, e anche adesso la Strada della Forra un po’ di (sana) inquietudine la mette sempre. Semplicemente unica, perigliosamente impervia.

A filo dell'acqua

Gioco d'acqua a Campione del Garda - Foto di Emy58 dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it
Gioco d'acqua a Campione del Garda - Foto di Emy58 dal portale Zoom © www.giornaledibrescia.it

Infine scendi dall’alto dello sperone di roccia e, in un caldo giorno d’estate, è ovvia conseguenza fermarsi a Campione, singolare frazione di Tremosine: un assurdo quanto affascinante lembo di terra ai piedi della roccia sopra la quale sorge il paese, raggiungibile da una deviazione dentro una galleria sotterranea: arrivi e sei davvero fuori dal mondo. Antica sede di fucine, mulini, filande e infine cotonifici e ora luogo di escursioni (ma devi sapere dove andare), immersioni (ma il lago qui arriva a 364 metri di profondità) o torrentismo nel canyon della gola di San Michele. E il vento ti porta al largo, se ami gli sport a vela.

La spiaggia è fresca, il lago trasparente e il vento soffia nelle giornate più torride. Se non sei esperto di nuoto e sport acquatici, tuttavia, questa rigenerante bellezza è un privilegio da godere a tre metri dalla riva, tanto basta per sentirsi bene. Da una parte vorresti che tutti venissero ad ammirare tale meraviglia, dall’altra speri resti per sempre un po’ nascosta. Pieve di Tremosine e Campione sono due luoghi complementari: uno in cima, l’altro a filo dell’acqua. Sembrano fatti apposta per restituire prospettiva: cosa c’è di più illuminante che osservare qualcosa prima dall’alto e poi dal basso o viceversa?

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