«Zone rosse: dati diversi tra province, più trasparenza»

Il sindaco Del Bono richiama il Governo a maggior chiarezza sui dati impiegati per istituire le zone rosse
ZONA ROSSA ANCHE A BRESCIA
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«È stato doveroso e necessario fissare dei criteri oggettivi che determinino la collocazione delle Regioni in una fascia più o meno critica, con l'attivazione delle conseguenti misure restrittive a tutela della salute. Ma serve trasparenza sui dati».

Lo scrive questa mattina sulla sua pagina Facebook il sindaco di Brescia, Emilio del Bono (Pd), allineandosi con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana (Lega) sulla richiesta al governo di trasparenza sui dati epidemiologici sui quali fondare la decisione di inserire il territorio lombardo nella cosiddetta «zona rossa».

Del Bono insiste anche sull'istituzione di zone sub regionali differenziate in base ai numeri dell'epidemia a livello territoriale, come, fra l'altro chiesto ieri Associazione dei Comuni Bresciani, annunciando una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza.

«Ci sono 21 parametri che determinano i fattori di rischio - osserva nel post il sindaco bresciano -. Parametri elaborati da ogni Regione e poi trasmessi al Governo che a sua volta li elabora. Parametri come posti letto occupati e posti in terapia intensiva occupati, che sono anche condizionati da scelte di gestione sanitaria e mobilità dei malati. Li si pubblichi, questi parametri, provincia per provincia, quelli più vecchi e quelli più nuovi. Solo così si potrà valutare la collocazione di territori sub regionali in modo diversificato. Il Dpcm lo prevede, in accordo tra ministro della Salute e presidente della Regione. Chiediamo che questo passo venga fatto per trasparenza e serietà».

Del Bono sottolinea che «i cittadini devono essere messi in grado di sapere se i loro sacrifici sono giustificati e necessari. E - conclude del Bono - gli stessi amministratori locali devono avere tutti i dati necessari per rappresentare e tutelare il loro territorio sotto ogni punto di vista. Siamo in tempo facciamolo».

A sostenere misure sub regionali differenziate è anche il sindaco di Cremona, Mattia Palazzi, che ieri sera sulla sua pagina Facebook spiegava: «Siamo ancora in attesa di capire se saremo fascia rossa come intera Lombardia o se saranno fatte diversificazioni per zone dentro la stessa Regione, come auspico. Purtroppo non dipende da noi».

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